Inps: riorganizzazione delle aree metropolitane

18 Luglio 2011

Comunicato

 
 
Ieri è stato sottoscritto da CGIL, CISL e CISAL un verbale di intesa sulla riorganizzazione delle aree Metropolitane.

E’ un accordo sulle linee generali cui dovrà attenersi la vera contrattazione per la riorganizzazione delle aree metropolitane, ovvero, la trattativa territoriale.
Con questo accordo si frenano i tentativi di organizzare le aree metropolitane senza il confronto con le OO.SS. territoriali e si riafferma la centralità del confronto sindacale in una fase in cui lo stesso viene seriamente minato dalla Legge 15.

Il verbale prevede:

* L’acquisizione del parere dei Comitati Regionali e Provinciali

E’ passato il concetto che la riorganizzazione INPS non può prescindere da un confronto con le associazioni di categoria che rappresentano i cittadini e le aziende a cui forniamo servizi.

* Specifici percorsi formativi

Riqualificazione del personale a livello centrale e territoriale, al fine dell’attuazione del nuovo modello, da svolgersi entro il 2010

* Mobilità del personale

Eventuali procedimenti di mobilità territoriale dovranno essere normati a livello centrale in un’apposita sessione negoziale.
Anche qui, si ribadisce la centralità del confronto tra le parti, per eventuali processi di mobilità, li dove la L. 15, sempre sulla mobilità, prevede percorsi non contrattabili.

* Nuove figure professionali

Così come previsto anche nel verbale d’intesa del 23 luglio, sull’evoluzione del modello organizzativo delle strutture di produzione, è possibile individuare nuove figure professionali, coerenti al nuovo modello organizzativo, oltre quelle già definite.
In pratica, per quanto ci riguarda, questo fa sì che la riorganizzazione sia individuabile come un processo dinamico in grado di mutare e adeguarsi alle esigenze di cambiamento che dovrebbero emergere a seguito dell’applicazione del modello previsto dalla delibera 140.

* Ruolo intermedio

Nelle agenzie urbane ed extraurbane che operano con elevati bacini di utenza è prevista la figura di un “ottimizzatore” che svolga un ruolo intermedio tra la direzione e gli operatori.

La trattativa ora passa ai tavoli territoriali e dovrà chiudersi entro il 30 novembre.
Il percorso terminerà con un confronto a livello nazionale per la validazione finale delle proposte pervenute dalle quattro aree metropolitane.

Roma, 10 novembre ’09
 
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

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PER SAPERNE DI PIU’

L’Amministrazione deve contrattare con le OO.SS il modello organizzativo?

No.
l’Amministrazione è tenuta al confronto sindacale solo per le ricadute sull’organizzazione del lavoro dei modelli organizzativi.
All’inps si contratta perché è uno dei principi stabiliti nel verbale di concertazione del Dicembre 2008.

L’Organizzazione del lavoro è oggetto di contrattazione?

La L. 165 determina che la contrattazione si svolge su tutte le materie relative al rapporto di lavoro.
La legge Brunetta di riforma del pubblico impiego (L.15) esclude dalla contrattazione le materie attinenti l’organizzazione del lavoro.
E’ quindi fondamentale provvedere a contrattare oggi quello che, non sarà possibile contrattare domani, impegnando l’Amministrazione al confronto costante, rispetto la riorganizzazione, che molto probabilmente sarà il fulcro di ogni discussione per i prossimi anni.

 
 

 
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