Intervento Carlo Podda seminario Fisac Modello contrattuale e accordi separati.

18 Luglio 2011

 

Intervento Carlo Podda seminario Fisac Modello contrattuale e accordi separati. Cambiamo strada. Nota Stampa Segreteria Generale FP CGIL Nazionale

Il Segretario Generale della Funzione Pubblica Cgil, Carlo Podda, è oggi intervenuto al seminario “Modello contrattuale e accordi separati. Cambiamo strada”, tenutosi al Centro Congressi Frentani, in Roma, e promosso dalla Fisac Cgil. Il tema in discussione è il nuovo modello contrattuale venuto fuori dall’accordo separato del 22 Gennaio. Un accordo che Podda definisce di “indebolimento del sindacato italiano”, che punta a dividere le confederazioni, programmando di fatto una moderazione salariale di sistema. “Il primo risultato di questo accordo – secondo il Segretario Generale della Funzione Pubblica – è stata una stagione di piattaforme separate, fatto inedito, mai accaduto nemmeno in fasi ben più conflittuali di quella che viviamo oggi”.

“Non è sufficiente riunificare i contratti. Non basta. È necessario puntare ad una riunificazione dei diritti, partendo dal ridefinire i comparti di riferimento dei contratti nazionali. Parlo delle 3 macroaree, dei 3 comparti di settore di cui discutiamo da tempo, servizi, pubblico impiego ed industria, che caratterizzano la gran parte dei sistemi sindacali in Europa”. Partire dalla ristrutturazione dei comparti, quindi, aprendo anche un tema di confronto unitario, con Cisl e Uil, sugli spazi di contrattazione decentrata che questo modello potrebbe aprire. “La Cgil ha difeso strenuamente il contratto nazionale. Ma non basta. Dobbiamo iniziare a puntare sulla contrattazione integrativa, ed a riflettere su come l’eventuale costituzione di 3 grandi comparti possa favorirla.”

Poi Carlo Podda punta la sua attenzione sulla crisi in atto. “Crisi di bassi salari, dalla quale si esce redistribuendo, invertendo cioè la costante perdita di reddito del lavoro a favore della rendita. Una redistribuzione che non può essere lasciata alla fiscalità, ma va operata a monte, laddove il reddito si crea”.

“Il mercato del lavoro è spaccato in due: da una parte 10 milioni di lavoratori che noi rappresentiamo e tuteliamo, ed altri 10 milioni che non hanno nulla, l’esercito di riserva del mercato, che le tutele ed i diritti non li vedranno mai”. Podda chiede che si affronti questo nodo, senza preconcetti, senza contrapposizioni, in uno sforzo di elaborazione che coinvolga tutti e che non sposi proposte altrui. “Credo che la Cgil abbia le competenze, l’esperienza e le capacità per esprimere una propria autonoma proposta”.

Chiude il suo intervento, il Segretario Generale della Fp-Cgil, affrontando un altro spartiacque del dibattito economico-sindacale: la bilateralità. “Non tutta la bilateralità è cattiva. Ma oggi viviamo un paradosso: negli Stati Uniti Obama punta sul sistema sanitario pubblico, per rilanciare sul campo dei diritti e puntare alla ripresa. Noi, che un sistema sanitario pubblico già lo abbiamo, invertiamo la rotta e puntiamo a istituire enti che forniscono prestazioni di natura sostitutiva”. Un tema con il quale la Cgil non può che fare i conti.

Tutti temi, questi, che saranno oggetto del prossimo congresso della Cgil, e che Podda auspica vengano affrontati in maniera incisiva e risolutiva, ma soprattutto all’interno di un dibattito franco e libero da condizionamenti e preconcetti.

Roma, 9 Luglio 2009

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