Intervista Adnkronos/Labitalia – CGIL: Dettori (FP), 6 maggio sciopero intera giornata contro tagli governo

18 Luglio 2011

Intervista Adnkronos/Labitalia – CGIL: Dettori (FP), 6 maggio sciopero intera giornata contro tagli governo

 
Roma, 2 mag. – (Adnkronos/Labitalia) – “Il nostro sciopero sara’ per l’intera giornata, invece delle 4 ore proclamate dalla confederazione, per le caratteristiche del settore: un servizio, come ad esempio il pronto soccorso, o anche un asilo nido, o lo si garantisce o non lo si garantisce, non si puo’ fare una mobilitazione ‘a tempo’ durante la giornata. E’ una scelta concordata con la confederazione”. Cosi’ Rossana Dettori, Segretario generale della Fp Cgil, spiega, in un’intervista a LABITALIA, la scelta della categoria che rappresenta i lavoratori del pubblico impiego e della sanita’ di allargare, da 4 ore a tutta la giornata lavorativa, lo sciopero generale proclamato dalla Cgil per il 6 maggio.

“I nostri scioperi -spiega Dettori- ‘storicamente’ sono sempre stati per l’intera giornata lavorativa, proprio per il fatto che e’ ‘complicato’ fermare servizi come il pronto soccorso o una sala operatoria per sole 4 ore. Il 6 maggio scioperiamo per i temi posti dalla confederazione e cioe’ fisco, occupazione e rilancio delle politiche di sviluppo, ma anche contro il blocco della contrattazione nazionale nel pubblico impiego e il blocco della contrattazione integrativa, e contro i tagli del governo”. (segue) 

 
 “Noi avevamo gia’ proclamato lo sciopero generale della categoria per lo scorso 25 marzo -spiega- contro il blocco del rinnovo delle rsu del pubblico impiego, che grazie alla nostra testardaggine invece si fara’, e anche in segno di protesta contro l’accordo separato siglato da Cisl e Uil sul lavoro nella P.a. dello scorso 4 febbraio”.

“Dopo la scelta della confederazione -aggiunge- di proclamare lo sciopero il 6 maggio abbiamo deciso di spostare anche la nostra mobilitazione a quella data”. E la mobilitazione del sindacato del pubblico impiego della Cgil e’ anche “contro i licenziamenti di massa dei precari nella pubblica amministrazione che rendono precari anche i servizi offerti”.

Senza dimenticare gli effetti della ‘scure’ dei tagli del governo sulla sanita’. “I tagli lineari di Tremonti -spiega Dettori- hanno portato alla riduzione del 50% dei precari nelle strutture sanitarie, al blocco del turn-over e di conseguenza alla riduzione dei servizi sanitari e all’aumento dei ticket”.

“E cosi’ pagano i lavoratori che hanno perso l’occupazione -sottolinea Dettori- ma pagano anche i cittadini che ricevono meno servizi. Il diritto alla salute deve essere garantito a tutti: non e’ possibile che per una risonanza magnetica, a causa dell’assenza di radiologi, si debba spettare dei mesi, anche per casi gravi”.

Secondo Dettori, invece di fare “solo tagli”, l’esecutivo “dovrebbe investire in innovazione e ricerca, migliorare la prevenzione, cercare di non far ammalare le persone, e comunque tutti devono avere garantito il diritto a essere curati”. 

 

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