Il 27 giugno u.s. si è tenuta presso l’ISA, convocata dall’Ufficio Centrale Ispettivo, una riunione con le OO.SS. – non solo quelle maggiormente rappresentative, anche se su due tavoli separati – per discutere i criteri di scelta del personale del Corpo da sottoporre ad ispezione, in caso di doppia attività, come previsto dalla legge 662/96. Secondo le ultime disposizioni del Capo Dipartimento, contenute nella nota del 16 marzo 2006, l’Ufficio Centrale Ispettivo dovrà procedere con rapidità alle suddette ispezioni su tutto il personale del Corpo Nazionale. Un irrigidimento che, secondo noi, unitamente alla restrizione operata dagli Uffici del personale nella concessione delle autorizzazioni, equivale ad una proibizione. Una scelta assolutamente in linea con la fine del rapporto di lavoro privatistico e la restaurazione di quello pubblicistico, determinata dalla riforma 252/04 soprattutto se, come scritto nelle bozze di regolamento di servizio, il lavoratore VF dovrà sempre essere disponibile, se chiamato, a prestazioni straordinarie richieste dall’Amministrazione. A che pro dunque la riunione con le OO.SS.? Non ingannino i toni conciliatori dei responsabili dell’Ufficio Centrale Ispettivo: in realtà dietro a certo paternalismo di maniera si nasconde un’offensiva considerazione del Sindacato, “da usare e gettare”, soprattutto quando si tratta di avallare politiche restrittive, ovvero, diritti e tutele non si possono togliere unilateralmente con l’emanazione di un bel regolamento o di un bel decreto ministeriale. Ebbene, se questo è il giochetto, la CGIL non si renderà disponibile a concordare nulla e, semmai, intensificherà la vigilanza in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori.
30 giugno 2006
(Franco Moretti)