La FSESP festeggia per i risultati del referendum italiano per l’acqua!

18 Luglio 2011

La FSESP festeggia per i risultati del referendum italiano per l'acqua!

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I risultati in Italia indicanola strada per tutti quelli che sono impegnati nella campagna contro le privatizzazioni

La Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (EPSU/FSESP) manifesta la sua felicità per il magnifico risultato dei referendum svolti in Italia il 12 e 13 giugno.

Più del 55% degli italiani hanno votato contro la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali Oltre il 95% dei votanti hanno detto si all’acqua pubblica! Ciò significa che oltre 26 milioni di persone hanno espresso la loro opposizione ai programmi di privatizzazione, nonostante il fatto che Berlusconi ed i suoi alleati abbiano incoraggiato l’astensione al voto, in un tentativo per non raggiungere il quorum.

Vogliamo salutare gli sforzi del Forum Italiano per l’Acqua Pubblica e la nostra affiliata FPCGIL, in prima linea nella lotta da oltre sette anni.

La Vice Presidente della FSESP, Rosa Pavanelli, ha detto “E’ stata una battaglia lunga, forte e difficile, ma la costruzione delle alleanze ha fatto la differenza in questo referendum segnando una pietra miliare nella recente storia italiana” .

Questa è la risposta a tutti coloro che hanno dichiarato che i servizi pubblici e che le lavoratrici e i lavoratori nei servizi pubblici fossero inefficienti, mentre presentavano un’immagine del settore privato come la soluzione miracolosa. Il voto degli italiani dimostra che essi non credono alle sirene neoliberiste. Al contrario. Il messaggio chiaro dei risultati di questo referendum dice che i cittadini credono maggiormente nei servizi pubblici piuttosto che in quelli privati, e che è necessaria una politica chiara di investimenti nei servizi pubblici di qualità e per tutti piuttosto che nella loro svendita.

La FSESP porterà avanti la sua campagna in Europa per mantenere le acque nelle mani pubbliche e crede che i risultati in Italia indichino la strada per tutti quelli che sono impegnati nella campagna contro le privatizzazioni.

 
 

 
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