La malavita non è un dialetto, semplicemente affari: comunicato stampa di Lorenzo Mazzoli Segretario Nazionale FP CGIL

18 Luglio 2011

La malavita non è un dialetto, semplicemente affari: comunicato stampa di Lorenzo Mazzoli Segretario Nazionale FP CGIL

 
Quanto sta emergendo in Lombardia, a Milano, a Brescia dalle rivelazioni della Direzione antimafia, evidenzia quello che stiamo denunciando da anni e che abbiamo ribadito pochi giorni fa a Caserta nella tavola rotonda “Legalità Serve come il pane”: la criminalità organizzata, le varie mafie che operano nel nostro paese non sono circoscrivibili al Mezzogiorno. Il cancro si espande ed è in grado di impadronirsi di qualsiasi territorio se non c’è la percezione di che cosa si cela dietro ogni affare. Appalti, forniture, incarichi; rovistare in tutti i settori ed in tutte le direzioni e non cedere di un millimetro alla indispensabile legalità nelle gare e nei controlli, espellendo il male appena lo vedi, non strizzandogli l’occhio perchè porta denaro. E’ solo sviluppo fittizio, perchè un minuto dopo la criminalità fagocita tutto, come un’idrovora insaziabile.

La società reagisca subito, le istituzioni si ergano a baluardo della legalità e facciano fronte comune al malaffare agendo in modo trasparente ed autorevole di fronte all’aggressione criminale.

Le mafie non sono identificabili dal dialetto o dalle pistole in pugno, non sono un cast di un film: sanno come muoversi per fare soldi nel più breve tempo ed in modo più parassitario possibile. E se serve parlano inglese o “colombiano” perchè “hanno studiato” e quando ti stringono la mano in realtà hanno in mente il tuo collo e già pensano a come e quando strozzarti.
 
Roma, 17 marzo 2009

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