Le cifre sui tagli all’occupazione nelle Pubbliche Amministrazioni fornite dal Ministro della Funzione Pubblica sono vere. Ma non nuove.
La Funzione Pubblica Cgil aveva previsto e denunciato con largo anticipo questo calo occupazionale, derivante dalle norme emanate dal Governo sul blocco del turn over e dei contratti di lavoro flessibili, del licenziamento dei precari e dei pensionamenti.
Su quest’ultimo punto, peraltro, nonostante la decisione, forse un po’ schizofrenica, di aumentare l’età pensionabile delle lavoratrici pubbliche.
Fin qui quindi nessuna notizia!
Il Ministro però afferma che questo calo occupazionale non avrebbe prodotto alcun effetto sulla quantità di servizi erogati e questo invece non è vero.
Basterebbe leggersi le pagine locali dei giornali per sapere che siamo di fronte in tutto il Paese a riduzioni, o addirittura alla chiusura, di servizi pubblici essenziali. Per questa strada avanza una privatizzazione sempre più rilevante di pezzi di funzioni pubbliche.
Proprio per contrastare queste politiche, la Funzione Pubblica Cgil ha indetto per il 6 novembre una giornata nazionale di mobilitazione: saremo nelle piazze del nostro Paese per costruire un’alleanza con i cittadini per difendere il diritto a poter usufruire di servizi pubblici di qualità e il nostro lavoro.
Roma 28 Ottobre 2010