Lavoro – Comunicato: impegno del Ministro

18 Luglio 2011

Comunicato: impegno del Ministro

Alle strutture Regionali e Territoriali FP CGIL
Agli iscritti CGIL del ministero del Lavoro e della P.S. e del ministero della Solidarietà Sociale 

 
La nostra determinazione nel pretendere l’incontro con i più autorevoli esponenti politici della nostra Amministrazione, derivata dall’urgente esigenza di conoscere quale intendimento avessero sul futuro della Amministrazioni di propria competenza e quale posizionamento prefiguravano per le stesse all’interno del Sistema Pubblico del nostro Paese, ha avuto rispondenza nel confronto con il Ministro Damiano lo scorso 4 ottobre.
Le risposte a questi cruciali interrogativi, unitamente alla conoscenza del provvedimento normativo che definisce lo ” spacchettamento” tra i due ministeri, assumono valore propedeutico alla definizione delle condotte da assumere per l’ottenimento dei risultati ricercati ed in attesa di definitivo compimento.
Nel corso dell’incontro – dopo anni di silenzio politico istituzionale – finalmente, abbiamo potuto esporre direttamente al Ministro oltre alla basilare questione del futuro e della “mission” del nostro Ministero anche le tante altre questioni ancora pendenti, dando così voce alle migliaia di lavoratori in servizio che da troppo tempo esigono il rispetto di precise norme contrattuali unitamente al riconoscimento di elevate professionalità conquistate sul campo.
Su tali motivazioni abbiamo sollecitato un risoluto pronunciamento sulle competenze da attribuirsi ai due Ministeri, in particolare i tempi di emanazione dello strumento normativo atto a regolamentare strutture e funzioni istituzionali dagli stessi, soffermandoci sulla necessità di un debito coinvolgimento delle OO.SS nelle questioni inerenti il personale, poiché piuttosto allarmati dai contenuti dell’art. 32 della legge finanziaria di prossima discussione in Parlamento.
Per i passaggi d’area abbiamo preteso centralità e priorità nell’ordine degli interventi da avviarsi, puntualizzando il fatto che, per gli stessi sono stati a suo tempo acquisiti pareri e autorizzazioni dalle Amministrazioni competenti e che sono sanciti nel Contratto Integrativo siglato ben 6 anni fa.
E’ stato altresì precisato che – nonostante le procedure di riqualificazione prevedessero un corso concorso per il passaggio alla qualifica superiore – i lavoratori interessati, da circa un ventennio espletano le funzioni di propria competenza senza mai aver visto riconosciute le mansioni effettivamente svolte.
In più ci siamo soffermati sulla ambigua e controversa condizione in cui sono costretti ad operare i colleghi collocati nell’ambito della vigilanza alle società cooperative unitamente agli addetti allo sportello unico per l’immigrazione.
Anche per queste materie, avvalendoci della singolare opportunità, non è mancato il nostro circostanziato riferimento, alle ripetute e formali puntualizzazioni da noi prodotte sull’argomento, compreso anche il particolare atteggiamento di continuo indugio fin qui registrato dai vertici politici della nostra Amministrazione.
Non è mancato inoltre un riferimento al fatto che, la mancata soluzione delle enumerate argomentazioni, ostacola qualsiasi approfondimento circa una ricercata ed indispensabile riorganizzazione, al centro e sul territorio ed impedisce la pianificazione del nuovo contratto integrativo di Ministero, ponendo a capo dei nuovi Ministri la responsabilità delle mancate risposte.
Nella sua replica il Ministro ha tenuto a sottolineare di aver caratterizzato la sua azione politica alla guida del Ministero del Lavoro con un indirizzo strategico ben preciso, procedendo sul terreno della discontinuità con il passato ed imponendo una propria impostazione anche all’interno del Consiglio dei Ministri per le materie di propria competenza.
La riprova di questa sua metodologia operativa in questi primi mesi di incarico ministeriale – ci ha detto – è riscontrabile nelle emanazione di 52 norme in materia di lavoro.
Il rilancio della “mission” del nostro ministero si ricollega direttamente secondo gli intenti dell’azione del Ministro all’introduzione del cuneo fiscale per le aziende, alla riforma pensionistica e alla rivisitazione delle norme sul mercato del lavoro, dove la lotta per ogni forma di lavoro sommerso riveste priorità in termini assoluti.
Si è altresì espresso discordante nei confronti della proposizione dell’Ufficio Territoriale di Governo (UTG), così come si è dichiarato nettamente contrario alla fusione degli Enti Previdenziali, impegnandosi nel contempo nella ricerca delle risorse occorrenti per la definizione dei passaggi d’area e nella soluzione delle altre problematiche esposte.
Ancora si è soffermato sulla prossima firma della norma che regolamenterà l’attività dei due Ministeri, impegnandosi a dare la prevista informativa e ha garantito l’apertura di un apposito tavolo di confronto sulle questioni riguardanti il personale in servizio. Alle perplessità emerse nel corso dell’incontro circa la espressa garanzia di quanto richiesto dalle OO.SS, con marcato disappunto, il Ministro ha riconfermato il suo totale impegno – attraverso atti concreti e possibili – indirizzato al superamento delle difficoltà presenti.
E’ chiaro che, nel dare un significato positivo ai pronunciamenti del Ministro attendiamo comportamenti consequenziali, per “segnare in termini di discontinuità con il recente passato” le troppe iniquità che il personale in servizio, nel corso degli anni, ha dovuto subire.
Attenderemo vigili ed operativi l’evolversi di tutte le questioni rappresentate senza mai abbassare la guardia, perché, come sempre coordinati e sostenuti nelle nostre azioni dalla Federazione Nazionale, ci attiveremo nel migliore dei modi per tutelare e salvaguardare i diritti soggettivi e le legittime aspettative di tutti i lavoratori in servizio.

Roma, 10 ottobre 2006

Il Coordinatore nazionale FP CGIL Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto