Lavoro – Ipotesi Accordo integrativo area dirigenziale

18 Luglio 2011

Documenti

Ipotesi Accordo integrativo area dirigenziale

Ipotesi di accordo Integrativo con le OO.SS. dell’area dirigenziale sulle risorse finanziarie da destinare al finanziamento del fondo per la retribuzione di posizione e di risultato per i dirigenti di seconda fascia

C.G.I.L.-FP
FPS-C.I.S.L.
U.I.L.-PA
C.I.D.A. UNADIS
CONFEDIR DIRSTAT
Coordinamento
Dirigenti Minlav
Coordinamento
Dirigenti Minlav
Coordinamento
Dirigenti Minlav
Sezione
MinLav
MinLav
 

Ieri l’Amministrazione Lavoro e Politiche Sociali e le OO.SS. dei Dirigenti hanno fatto il punto sull’attivazione dei nuovi servizi e dei processi di riorganizzazione, finalizzati all’accrescimento dei livelli qualitativi e quantitativi, specialmente di quelli correlati all’ampliamento delle competenze con incremento del grado di responsabilità e della capacità gestionale della Dirigenza. Specifica attenzione è stata rivolta agli istituti contrattuali della Legge Biagi ed alla riforma dei servizi ispettivi. In relazione alle nuove esigenze, è stata determinata, quindi, l’entità ed il potenziamento del fondo per la retribuzione di posizione e per quella di risultato. E’ seguita la stipula di un’ipotesi di accordo spiccatamente innovativa (allegato n. 1), che per l’impronta definitiva dovrà essere sottoposta al vaglio prima del S.E.C.I.N. e, dopo, della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per la Funzione Pubblica) e del Ministero dell’Economia e Finanze; è la procedura prevista dal CCNL, art. 5, c. 3 e 4, primo biennio, e art. 3,c. 3, secondo biennio.
Insomma, è stata accertata una massa salariale stabile di Euro 5.799.000 circa, determinata dalla parte consolidata – concordemente dichiarata con l’accordo integrativo del 11 febbraio 2003 – dall’acquisizione di nuove risorse relative alla RIA dei Colleghi pensionati dal 2002 al 2004 e dalle risorse assegnate al nostro Ministero con il così detto accordo nazionale sulle code del CCNL 1998-2001. L’accertamento avrà effetti positivi su due versanti: da una parte rende possibile una rimodulazione delle retribuzioni di posizione, dall’altra consente di determinare agevolmente le risorse aggiuntive che saranno disponibili anno per anno (anche se non andranno ad incrementare la massa salariale stabile). Si tratta in sostanza del necessario presupposto per rendere utilizzabili non solo le risorse derivanti dalle economie annuali, ma anche il gettito delle indennità per incarichi aggiuntivi da acquisire in relazione all’istituto dell’omnicompresività previsto dall’art. 14 del CCNL. In proposito, il Direttore Generale Massimo Pianese, titolare della contrattazione, tra l’altro ha assicurato il proprio impegno per una celere definizione dell’ormai annosa questione, specialmente per la corresponsione del 30% ai titolari degli incarichi, che con la loro attività alimentano il fondo con il restante 70%.

Roma, 18 marzo 2005

 
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