Lavoro – Lettera unitaria ai Ministri

18 Luglio 2011

Lettera unitaria ai Ministri

FPCGIL   CISL-FPS   UILPA
Coordinamenti Nazionali
MINISTERO DEL LAVORO

 
All’On.le Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
All’On.le Ministro della Solidarietà Sociale

On.li Ministri,
nel porgervi i nostri migliori auguri per il complesso incarico che andrete a ricoprire, vogliamo rappresentarvi, brevemente, la critica situazione nella quale versano le strutture dell’ex Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali con negative e pesanti implicazioni sia sul funzionamento delle stesse sia sui lavoratori in servizio.
Come già saprete negli ultimi anni, il citato Ministero ha subito una serie di trasformazioni dovute alla applicazione di apposite norme e disposizioni che hanno determinato l’accentramento, in una unica Amministrazione, delle competenze riguardanti il mercato del lavoro e le politiche sociali.
Ciò ha comportato un elevato livello di problematicità nell’organizzazione-riorganizzazione degli uffici sia a livello centrale che periferico.
L’odierna distribuzione delle competenze – fino a ieri attribuite ad un’unica amministrazione – appare discutibile e non proprio consona alle esigenze di funzionalità delle stesse e suscita ulteriori perplessità ed interrogativi forti, per cui è indispensabile un adeguato approfondimento per l’effettiva ricaduta che avrà sul personale e sulle strutture.
In questo momento, nel quale non si ha ancora perfetta conoscenza dell’assetto futuro, le scriventi OOSS esprimono profonda preoccupazione rispetto alle conseguenze che tale operazione potrebbe produrre, specialmente sulle ricadute riguardanti la gestione delle risorse umane ed economiche alla luce di quanto stabilito dal c. 6, art. 1 del D.L. 181/06.
E’ evidente infatti che, la realizzazione degli obiettivi propri dei ministeri, per i quali siete stati incaricati, deve essere compiuta con mezzi finanziari adeguati e investimenti in organici appropriati ma soprattutto, in un confronto costante e costruttivo con le Organizzazioni Sindacali.
In attesa di chiarimenti circa il prefigurato “nuovo modello organizzativo”, vogliamo pensare che il cambiamento sia stato realizzato per superare l’impostazione del precedente Governo e per riconoscere, al comparto lavoro, la centralità rispondente al sistema paese dove la rilevanza del lavoro è sottolineata dal dettato costituzionale e le politiche sociali attendono gli standards che indicano il livello di civiltà di un paese.
Proprio su tali problematiche, siamo stati costretti ad interrompere – da mesi – le relazioni sindacali all’interno del Ministero del Lavoro attivando iniziative di rivendicazione confluite poi, in una manifestazione nazionale attuata il giorno 24 marzo u.s..
L’ Amministrazione – negli ultimi tempi – ha condotto una politica per il personale assolutamente devastante ed ha posto in essere, in molte occasioni, atti imperativi e di prepotenza che hanno disatteso i principi e violate le regole di comportamento stabilite dai CCNL e CCNI.
Infatti: 

  • non sono ancora concluse le procedure di riqualificazione prefissate nel contratto integrativo del 2001. Alcuni passaggi, compresi quelli di area, risultano bloccati – malgrado il superamento del corso-concorso – a causa del mancato reperimento delle risorse finanziarie necessarie. 
  • nulla o quasi è stato fatto per garantire ai lavoratori la formazione continua necessaria per la crescita della professionalità e per l’aggiornamento dovuto; 
  • non si è provveduto ad adeguare l’indennità di Amministrazione così come previsto da norme e contratti; 
  • ingente è stato il ricorso alle esternalizzazioni e all’utilizzo di lavoratori precari.

Malgrado le innumerevoli e pubbliche dichiarazioni di intenti – quali ad esempio la lotta al lavoro sommerso – si è registrato solo un taglio drastico alle risorse finanziarie occorrenti per il funzionamento degli Uffici, determinando in questo modo la quasi totale assenza dello Stato sul territorio.
E’ ancora completamente confusa e irrisolta la situazione riguardante la cooperazione dove risulta, di conseguenza, incerta e contraddittoria la posizione degli ispettori di società cooperative.

Su questi temi non sono più tollerabili rinvii e ritardi, pertanto sollecitiamo un incontro, da programmarsi in tempi brevissimi, finalizzato ad aprire un efficace confronto.

Roma, 25 maggio 2006

FPCGIL Giuseppe Palumbo
FPCISL Immacolata Dui
UILPA Palmina D’Onofrio

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