L’assurda ed immotivata esclusione della FP CGIL dalla contrattazione integrativa da parte dell’Agenzia delle Entrate sta provocando una serie di reazioni a catena che investono i Direttori Regionali ed i direttori di uffici locali che, in virtù della loro autonomia decisionale e libertà di pensiero (sic) si adeguano puntuali alla decisione del grande capo.
Da parte di qualche dirigente ci saremmo aspettati una posizione più critica e democratica. Sbagliavamo!
L’interesse dell’Agenzia, in questa fase di grandi sconvolgimenti organizzativi è di mettere il bavaglio al dissenso e di limitare la partecipazione democratica.
Pertanto sosterremo, sia sindacalmente che legalmente, tutte le iniziative che i responsabili territoriali e di posti di lavoro adotteranno nei confronti della Dirigenza Regionale e Locale per affermare il diritto/dovere della FP CGIL a sedersi ai tavoli di confronto, a partire da Piemonte e Puglia.
Roma, 26 febbraio 2009