Lettera al Direttore Generale dell’Amministrazione

18 Luglio 2011

Lettera al Direttore Generale dell'Amministrazione

 
Al Direttore generale dell’Amministrazione
Dr. Giuseppe CACOPARDI

e, p.c. Al Direttore generale delle procedure sanzionatorie,
degli affari generali, del personale e del bilancio
Dr. Roberto TOMASELLO
LORO SEDI

Oggetto: informazioni al personale.

Egregio Sig. Direttore,
abbiamo ricevuto, e tempestivamente diramato ai colleghi interessati, la comunicazione con la quale sono state fissate le date della prova d’esame degli esaminandi collocati nella graduatoria di riserva, oltre il 70° posto della graduatoria principale, del corso-concorso per il passaggio dall’area B alla posizione C1.
Le procedure di questi concorsi – in tutto assimilati alle procedure concorsuali pubbliche – sono definite dal DPR 9 maggio 1994, regolamento recante “norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”, che prevede, all’art. 6, comma 3, che le prove orali del concorso siano comunicate almeno venti giorni prima di quello in cui essi debbono sostenerla.
Certo, apprezziamo che si sia puntualmente mantenuto l’impegno ad attuare le sessioni di esame per questo personale, però non possiamo accettare che questa Amministrazione, piuttosto che darne tempestiva informazione agli esaminandi (fornita con un invisibile avviso in bacheca e solo con molto ritardo con una comunicazione ufficiale), si sia preoccupata di informare la RSU, non interessata a tale comunicazione. In aggiunta facciamo presente che siamo stati costretti ad informare qualcuno dei colleghi telefonicamente in quanto assenti…
La Cgil invece Le aveva chiesto, a più riprese, di provvedere a dare per tempo indicazione agli uffici preposti ad informare detto personale, anche per garantire il rispetto dei tempi dettati dalla norma sopra citata, inspiegabilmente senza avere alcun riscontro.
Aveva esattamente questo obiettivo la comunicazione che, recentemente, siamo stati costretti a diramare sui contenuti di un colloquio informale avuto nel mese di dicembre tra i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, con il Capo Dipartimento delle politiche di sviluppo e Lei. Ci aspettavamo quindi che l’amministrazione sgombrasse il campo dalle farneticanti “informazioni” che alcune OO.SS. non rappresentative, prima tra loro l’UGL, continuano impunemente a diramare, con l’evidente intento di ingenerare confusione e disorientamento tra il personale.
La Cgil opera con serietà, professionalità e passione, a difesa dei diritti di tutti i lavoratori perseguendo principi solidaristici, di pari opportunità e pari diritti, ma non osiamo immaginare un comportamento che continui a ragionare negli stessi termini in cui si è qualificato in questi ultimi anni sulla contrattazione.
Pensiamo quindi che la sentita esigenza del personale, di trasparenza dell’azione dell’amministrazione, debba tradursi in concreto in atti e comportamenti che mettano tutti i lavoratori nella condizione di poter esercitare i propri diritti.

Pertanto, nell’ottica di dare un chiaro segnale di cambiamento, Le chiediamo di fissare i seguenti incontri di contrattazione di livello nazionale per:
1) il primo incontro ufficiale per la verifica della consistenza del Fondo Unico di Amministrazione – che deve essere definito entro e non oltre il 30 aprile – senza il quale non è possibile avviare alcun ragionamento e/o formulare proposte per l’accordo FUA 2008 (ovviamente il discorso vale anche per il personale dell’ICQ), per il quale si dovranno avviare tempestivamente le trattative;
2) la conclusione di tutte le trattative per le quali è iniziata e non è mai stata conclusa la trattativa e citiamo, a titolo di esempio, l’annosa questione del telelavoro, la revisione dell’accordo sulle posizioni organizzative e, da ultimo ma non per importanza, l’accordo sulla formazione;
3) definire i contingenti di personale in quiescenza e concretizzare il preannunciato incremento del numero dei passaggi alla posizione C1.

Vale quindi la pena di ribadire che se questa amministrazione vorrà intraprendere questa strada – stavolta con decisione – ci troverà schierati al suo fianco, ma Le preannunciamo che contrasteremo in ogni modo un confronto che non abbia l’ambizione alta di segnare una netta linea di demarcazione con le irrazionali pratiche passate.
In attesa di un suo cenno di riscontro porgiamo distinti saluti.
Roma 5 febbraio 2008
 
p. la FP CGIL Mipaaf
Savino Cicoria 


 
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