Lettera al Ministro della Giustizia Clemente Mastella: Formazione del personale per il processo di modernizzazione della pubblica amministrazione

18 Luglio 2011

Lettera al Ministro della Giustizia Clemente Mastella: Formazione del personale per il processo di modernizzazione della pubblica amministrazione

Al Ministro della Giustizia
Clemente Mastella

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
Claudio Castelli

Al Capo Dipartimento per gli Affari di Giustizia
Augusta Iannini

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Carolina Fontecchia

p.c. Al Direttore dell’Ufficio II Formazione
Antonio Paoluzzi

La nostra Organizzazione crede e sostiene da sempre il ruolo fondamentale della formazione del personale per il processo di modernizzazione della pubblica amministrazione: la formazione è infatti, a nostro avviso, uno strumento indispensabile per perseguire qualità ed efficienza dell’attività amministrativa.

Questo convincimento è stato recepito appieno dall’ipotesi di CCNL 2006 -2009, che parla approfonditamente della formazione come elemento necessario al cambiamento della pubblica amministrazione.

Crediamo che l’Amministrazione della giustizia, che si prepara ad un processo di grande cambiamento, anche in vista dell’approvazione del DDL sull’ufficio per il processo e sulla riqualificazione del personale, debba considerare la formazione come una delle principali risorse per riformare i processi lavorativi e rendere un servizio efficiente e di qualità.

Siamo venuti a conoscenza del fatto che alcuni esperti linguistici sono stati esclusi da un corso di formazione di elevato livello organizzato dalla SIOI, a causa di motivazioni puramente economiche.

Abbiamo denunciato lo scorso anno all’allora Capo Dipartimento la inopinata nonché illegittima soppressione dell’Ufficio III del Contenzioso e dei Diritti Umani (ex Ufficio Traduzioni); come avevamo già rappresentato il personale di quell’Ufficio è altamente specializzato, con una elevata professionalità, e la formazione di cui è destinatario è da tempo insufficiente, anche in considerazione delle esigenze tecniche del lavoro svolto.

Crediamo, in armonia con il nuovo CCNL, che l’attività di formazione debba coinvolgere tutto il personale e che debba essere garantita a tutti pari opportunità di partecipazione; nel caso specifico, trattandosi di poche unità, riteniamo assolutamente negativo effettuare una selezione, con criteri tra l’altro non concordati, creando disparità tra il personale.

Chiediamo all’Amministrazione di rivedere la sua posizione e di permettere a tutti gli esperti linguistici interessati di partecipare.
Cogliamo inoltre l’occasione per chiedere una maggiore attenzione per la formazione del personale della giustizia, anche in considerazione dell’ambizioso processo di riforma che ci attende.

Per la delegazione trattante Organizzazione Giudiziaria
Ministero della Giustizia FPCGIL
Nicoletta Grieco

Roma, 26/07/07

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