Lettera al Ministro Scajola

18 Luglio 2011

Lettera al Ministro Scajola

 
Roma, 15 maggio 2008

Al Ministro dello Sviluppo Economico
On.le Claudio Scajola 

On.le Ministro,
con riferimento all’Accordo FUA 2008 sottoscritto l’8 aprile u.s. dalla Delegazione di Parte Pubblica del Ministero Commercio Internazionale e dalla CISL-FPS, UILPA e FLP, la FP CGIL, primo Sindacato di questa Amministrazione, non ha sottoscritto l’Accordo in parola per le seguenti ragioni:
– costituisce un travisamento dello spirito e della lettera del nuovo contratto, nelle sue fondamentali linee di riforma;
– genera una palese discriminazione tra i lavoratori poiché esaurisce il 100% della parte fissa del FUA per le progressioni di fascia economica, escludendo parte del personale;
– opera le progressioni suddette in assenza sia di criteri che dei nuovi profili professionali, premessa ineludibile, a norma del nuovo CCNL, per poter procedere correttamente;
– non rispetta le previsioni di legge a tutela della maternità e della paternità e dei lavoratori con situazioni personali o familiari di handicap (L. 104).

A queste ragioni di contrarietà si aggiungono oggi le perplessità derivanti dalla necessità di favorire un’armoniosa ricomposizione di tutte le diverse realtà istituzionali confluite nel nuovo Ministero dello Sviluppo Economico.
FP CGIL, richiamando ed apprezzando le finalità della Conferenza di Organizzazione da Lei promossa nella precedente legislatura, auspica infatti che il Suo Dicastero non si limiti ad una mera giustapposizione di Amministrazioni, ma sappia anticipare e stimolare una nuova concezione del lavoro pubblico tutto, partendo dall’organizzazione del lavoro e delle competenze e dalla valorizzazione delle risorse umane. Di qui discende la necessità di armonizzare, già dai primi passi, gli istituti contrattuali delle Amministrazioni accorpande e per questo, più che dare seguito ad un accordo di cui FP CGIL non condivide l’impostazione di fondo, si auspica l’avvio, limitatamente alla sede di V.le Boston, di una nuova trattativa per promuovere un accordo FUA 2008 condiviso e che non generi ingiustizie o discriminazioni, che riconosca merito e professionalità, che operi progressioni di f.e. basate su criteri oggettivi e su una selezione trasparente.
Quanto sopra nella convinzione che il Ministero dello Sviluppo Economico possa proporsi quale modello di un nuovo modo di intendere la Pubblica Amministrazione nel suo insieme, come servizio al cittadino, e non si muova invece nell’ottica dei diversi Ministeri intesi come entità auto-referenziali e contrapposte.

FP CGIL Ministero del Commercio Internazionale
La coordinatrice

Monica Bellisario

 
 

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