Lettera unitaria al Ministro Parisi sulla situazione dell’Arsenale Militare di Taranto

18 Luglio 2011

Lettera unitaria al Ministro Parisi sulla situazione dell'Arsenale Militare di Taranto

CGIL FP     CISL FP      UIL PA
 
Roma, 09 aprile 2008

A On.le Prof. Arturo PARISI
Ministro della Difesa
Palazzo “Baracchini”
Via XX Settembre, 8
00187 ROMA

e, p.c. Amm. Sq. Paolo LA ROSA
Capo di Stato Maggiore Marina
Palazzo Marina
Piazzale della Marina, 4
00196 ROMA

On.le Ministro,
è ben noto a Lei, così come ai suoi più recenti predecessori, come le scriventi OO.SS., ormai da anni, non tralasciano alcuna occasione per manifestare un generale stato di grande preoccupazione riferito all’evidente, progressivo degrado di tutta l’area tecnico-industriale della Difesa.
CGILCISLUIL, ormai da anni, denunciano la costante riduzione delle risorse umane e la conseguente perdita di elevate professionalità che hanno creato un vuoto generazionale causato dal cronico blocco del turn-over, il mancato ammodernamento degli impianti, pur imposto delle innovazioni tecnologiche, il degrado delle infrastrutture, spesso ridotte palesemente in condizioni di inagibilità.
CGILCISLUIL, con grande senso di equilibrio e responsabilità, ma con altrettanta fermezza, hanno sempre indicato, quale pericolosa ed inaccettabile conseguenza di tale situazione, una crescente riduzione delle potenzialità manutentive degli Stabilimenti ed Arsenali militari, prefigurando l’ancor più inaccettabile rischio di discutibili quanto diseconomici affidamenti al privato di molte lavorazioni non più garantite dalla forza lavoro della Difesa.
Se, infine, tale drammatico, ma purtroppo realistico, quadro di situazione viene calato nell’arco temporale degli ultimi 15 anni in cui la Difesa è risultata, e risulta ancora, coinvolta in un epocale processo di ristrutturazione, aggettivata sempre con il termine “riduttiva”, non possiamo non richiamare anche la costante e coerente posizione del Sindacato Confederale che ha sempre ritenuto impercorribile, e quindi destinata al fallimento, qualsiasi iniziativa di ristrutturazione aziendale se non accompagnata e realizzata attraverso adeguati finanziamenti straordinari.

On.le Ministro,
oggi, purtroppo, dobbiamo amaramente constatare che le nostre previsioni e preoccupazioni si stanno pericolosamente concretizzando con aspetti di vera drammaticità.
Ci riferiamo, ovviamente, alle notizie che ci giungono dall’Arsenale Militare di Taranto in ordine agli ultimi recenti sviluppi relativi all’intervento della magistratura che, ponendo sotto sequestro un bacino di carenaggio, con conseguente indiretto sequestro addirittura di una unità militare, ha di fatto creato le condizioni per un blocco totale delle attività manutentive in atto in quello stabilimento, con conseguenze difficilmente inimmaginabili e quantificabili sia sul piano strettamente occupazionale che su quello altrettanto importante che attiene al mantenimento in efficienza dello strumento militare.
Non è, comunque, certo nostra intenzione e compito entrare nel merito delle attività della magistratura, ma sentiamo il dovere di esprimere, come sempre, la nostra responsabile opinione circa l’opportunità di contemperare con grande equilibrio esigenze di assoluto rispetto delle prescrizioni antinfortunistiche di legge (il Sindacato ha sempre dato assoluta priorità alla salubrità e sicurezza dei luoghi di lavoro!) con altrettanto importanti (a volte vitali) esigenze istituzionali nonché di salvaguardia dei posti di lavoro evitando conseguentemente pesanti ricadute sul tessuto socio-economico del territorio.

On.le Ministro,
riteniamo che quanto sta verificandosi presso l’Arsenale Militare di Taranto non può che essere considerato il primo (speriamo l’unico) evento veramente straordinario che, alla luce delle considerazioni sopra esposte, CGILCISLUIL ritengono debba essere affrontato con interventi governativi di assoluta urgenza ed altrettanta straordinarietà. A tal proposito, è ben noto quanto siano considerate assolutamente insufficienti le risorse economiche, previste in finanziaria 2008, per i primi interventi di adeguamento degli stabilimenti industriali.
Per questo chiediamo a Lei, e tramite la Sua autorevole persona, ai Vertici della compagine governativa in carica, di porre in essere le più opportune iniziative politiche per far fronte a tale emergenza.
Le scriventi OO.SS. chiedono, infine, l’attivazione di un urgente incontro per fare il punto della situazione e conoscere quali iniziative l’Amministrazione intende assumere per affrontare e risolvere le problematiche in oggetto che coinvolgono quasi duemila lavoratori interessati.
In attesa di riscontro, porgono distinti saluti.

CGIL FP     CISL FP       UIL PA
 MANCA    CAFFARATA   COLOMBI

 
 
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