Mdl: un primo commento alla Manovra Finanziaria 2011 – 2012 del Governo.

18 Luglio 2011

Mdl: un primo commento alla Manovra Finanziaria 2011 – 2012 del Governo.

 
 

 
Come è noto il testo del decreto sulla manovra economica 2012 è stato firmato dal Presidente della Repubblica per essere pubblicato sulla GU e, nello stesso tempo, inviato alle Camere per la conversione in legge.

Un provvedimento che scarica i costi della crisi economica ancora una volta sulle spalle di pensionati, lavoratori dipendenti e precari senza alcuna possibilità di confronto con le parti sociali.

Le scelte operate dal Governo avranno ricadute sociali pesantissime perché fondate esclusivamente sul contenimento e la riduzione del deficit senza pensare a politiche di crescita e sviluppo, sociale ed economico, privando in questo modo di ogni prospettiva il futuro del nostro paese. Esaminando il testo non s’intravedono, infatti, misure in grado di sostenere in maniera efficace, in termini generali la ripresa economica e l’occupazione; il risanamento sarà tutto spostato sul versante dei tagli alla spesa del Welfare e del Pubblico Impiego, con effetti devastanti per la tenuta della coesione sociale del paese.

Ciò comporterà danni gravissimi non solo per il lavoro pubblico, in termini di blocco degli stipendi e dei rinnovi contrattuali, ma anche per i cittadini che rischieranno seriamente di vedere pregiudicati servizi fondamentali erogati dalla Pubblica Amministrazione a seguito del blocco delle assunzioni e per la possibile fuoriuscita dei precari in conseguenza delle disposizioni contenute in questo provvedimento, costruite tutte su un’ideologia basata sullo smantellamento dei servizi pubblici e sulla deregulation nei rapporti di lavoro (minore presenza del pubblico uguale meno servizi per i cittadini).

Riteniamo pertanto utile porre, di seguito, all’attenzione delle strutture in indirizzo una prima valutazione sui contenuti degli articoli che interessano la categoria rimandando il successivo approfondimento nel dettaglio dell’articolato della manovra.

Con l’occasione Vi informiamo che Martedì 12, alle ore 13, scadranno i termini per la presentazione al Senato degli emendamenti alla manovra.

La FPCGIL riproporrà ancora una volta i propri emendamenti a tutela e difesa del ruolo e della presenza del lavoro pubblico, in particolare per i precari, sostenendo con la mobilitazione e la lotta le nostre proposte. 

Fabrizio Fratini Segretario Nazionale FP CGIL  – Gian Guido Santucci Dipartimento Welfare-MdL FP CGIL

Roma, 7 luglio 2011

—————————————————————————————————————————————————————————

DECRETO-LEGGE 6 luglio 2011 , n. 98
Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria. (11G0146)

Art 5
Viene ridotto del 20% lo stanziamento per il CNEL e per le Autorithy indipendenti, ivi compresa la Consob;

Art 7
Sono accorpate le consultazioni elettorali ad eccezione dei referendum;

Art 9.
vengono definiti fabbisogni standard dei programmi di spesa dei Ministeri al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni delle attività; per le amministrazioni periferiche sono proposte metodologie per la quantificazione dei fabbisogni ai fini dell’allocazione delle risorse nell’ambito della loro complessiva dotazione (vedi decreto sulla casa del Welfare);

Art 10
ad eccezione degli esclusi di cui al comma 1, le amministrazioni dello Stato devono garantire una riduzione della spesa a decorrere dal 1.1.2012 per gl’importi cui all’allegato C nell’ambito delle spese così dette modulabili. Ogni singolo Ministero dovrà quindi predisporre interventi per realizzare i risparmi indicati. Qualora in sede di verifica da parte del Ministero dell’Economia, non risultassero adeguate le misure predisposte, lo stesso Ministero dell’Economia provvederà direttamente a ridurre direttamente gli stanziamenti del Ministero interessato per l’importo corrispondente .
Invece, sul piano generale, in presenza di rilevanti scostamenti rispetto agli obiettivi indicati per il perseguimento delle riduzioni di spesa per le amministrazioni centrali, il Mef potrà disporre con proprio decreto la limitazione degli impegni di spesa o emissione di titoli di pagamento, entro limiti percentuali determinati in misura uniforme per ogni singolo Ministero.
Per le medesime finalità, si potrà disporre la riduzione delle spese di finanziamento anche per gli enti e gli organismi pubblici di diritto privato inclusi nell’Istat.
Tutto ciò esclusi gli enti territoriali, gli enti da essi vigilati, nonché gli organi costituzionali.

Art 11
per determinare consistenti risparmi di gestione nella macchina pubblica, si ribadisce in questo articolo l’ obbligatorietà del ricorso a procedure centralizzate degli acquisti in via telematica, attraverso la Consip Spa, sopratutto per gli Enti del SSN.
A partire dall’esercizio 2013, per lo stesso obiettivo di risparmio di spesa, il Mef stipulerà su richiesta delle amministrazioni pubbliche, convenzioni per il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti. Tale servizio sarà pagato con pagamento da versare in un apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato.

Art 12
Si riconferma e si ampliano le precedenti attribuzioni all’Agenzia del Demanio.

Art 13
Vengono ridotte le risorse inerenti al fondo per indennizzare i risparmiatori vittime di frodi finanziarie. Sono altresi’ tagliati i finanziamenti per interventi urgenti ed indifferibili riguardanti il settore dell’istruzioni ed eventi celebrativi, nonché della dotazione del fondo strategico a sostegno dell’economia reale.

Art 14
Per quanto riguarda la categoria , a decorrere dall’entrata in vigore del decreto, alla Covip è attribuito il controllo degli investimenti sulle risorse finanziarie e del patrimonio degli enti privatizzati , di cui al d.l. 509.
Entro 6 mesi il MEF sentito il Covip ed il Ministero del Lavoro, detterà disposizioni in materia di investimento delle risorse finanziarie, dei conflitti di interesse, e della banca depositaria.
Viene soppresso l’ICE, una volta entrata in vigore la manovra.
Ad eccezione degli uffici esteri, e di un contingente di personale che sarà definito, le funzioni dell’ICE, nonché le relative risorse umane, finanziarie, e strumentali sono trasferite al Ministero dello sviluppo economico.
Come abbiamo evidenziato, i dipendenti locali in servizio presso gli uffici ICE situati all’estero, transiteranno nelle rappresentanze diplomatiche e consolari all’interno di uffici appositamente costituiti per garantire la continuità dei servizi erogati.
A capo di ciascun ufficio sarà posto un funzionario del Ministero dello Sviluppo, individuato nell’ambito di un contingente di 100 unità da destinare alle sezioni all’estero, accreditato per la durata della missione come personale diplomatico .
Tali uffici (sezioni) potranno essere aperti o chiusi sulla base di precise necessità che saranno individuate di concerto tra il MAE, MEF, Sviluppo Economico, Dipartimento della Funzione Pubblica.
Il personale dell’Ice a tempo indeterminato sarà inquadrato nei ruoli del Ministero dello Sviluppo Economico sulla base di apposite tabelle di equiparazione con l’eventuale attribuzione di assegno ad personam riassorbibile.
Sempre ai fini del raggiungimento di risparmi di spesa ,al Ministero dell’Agricoltura è data facoltà di riordinare, trasformare, sopprimere o mettere in liquidazione enti ed organismi pubblici vigilati dallo stesso, nonché società interamente partecipate dallo stesso Ministero; per quanto d’interesse della Funzione Pubblica CGIL potrebbe rientrate dentro questo processo l’AGEA, ente pubblico non economico.

Art 15
Si ribadisce e si amplia una norma già presente nelle passate finanziarie , per la quale gli enti pubblici in uno stato di dissesto tale da non garantire la sostenibilità e l’assolvimento di funzioni indispensabili, sono posti in liquidazione coatta amministrativa. Le funzioni, i compiti ed il personale dipendente a tempo indeterminato saranno trasferiti ad altra pubblica amministrazione, ovvero ad apposita agenzia istituita ai sensi dell’art.8 del dlgs 300/99

Art 16
Sempre per contenere i costi della Pubblica Amministrazione in questo articolo si decide di massacrare ulteriormente il lavoro pubblico con una serie di decisioni che rischiano di compromettere fortemente la tenuta dei servizi e delle attività svolte dalla Pubblica Amministrazione nel suo complesso; in dettaglio:

– È prorogato di un anno il blocco del turn over tranne che per i VVF , le Agenzie Fiscali e gli Enti Pubblici non economici.
– I trattamenti economici sono anch’essi bloccati per un ulteriore anno, ivi compresi quelli del personale convenzionato del SSN.
– Saranno ridefinite le modalità di calcolo della indennità di vacanza contrattuale per il biennio 2015-2017, facendo così presagire possibili difficoltà sul rispetto delle scadenze dei prossimi rinnovi contrattuali.
– Obbligatorietà delle procedure di mobilità, anche tra comparti e regioni diverse.
– Possibilità di non rispettare da parte del Governo le disposizioni relative al blocco delle retribuzioni e delle assunzioni in relazione all’esigenza di valorizzazione delle attività di determinati settori .
– Valore precettivo delle limitazioni di spesa per tutte le amministrazioni escluso il SSN ed il sistema delle Autonomie per i quali valgono solo come indicazione di principio

Qualora rispetto ai risparmi di spesa previsti si prospettino risultati inferiori a quanto stabilito, il MEF provvederà al taglio delle dotazioni finanziarie degli Enti interessati fino alla concorrenza degli scostamenti riscontrati.
Nel caso di eventuali ulteriori economie di gestione rispetto a quelle previste, queste sono destinate per il 50% a finanziare la contrattazione decentrata, mentre la restante parte sarà acquisita dallo Stato; del 50% destinato alla contrattazione integrativa la metà è destinata a finanziare la produttività individuale per fasce dell’art 19 del dlgs 150/2009 (25-50-25).
Per quanto riguarda le assunzioni a tempo indeterminato e determinato, inquadramenti e progressioni di carriera, a seguito di disposizioni che successivamente possono essere dichiarate costituzionalmente illegittime, queste sono nulle di diritto ripristinando così la situazione preesistente. E’ evidente che ciò significa che il Governo potrà chiedere di rimettere in discussione le stabilizzazioni già effettuate, o in corso di definizione , in base alla propria convenienza nei rapporti con le amministrazioni, soprattutto di Sanità ed Enti Locali .
Viene infine riproposto il controllo sulla malattia sin dal primo giorno qualora l’assenza si verifiche in giornate precedenti o successive a quelle lavorative; per la Sanità (vedi art 17) sono di conseguenza stanziati 70 milioni di euro per le visite di controllo.

Art 17
Per quanto riguarda la Sanità viene confermato il blocco automatico del turn over per le regioni sottoposte ai piani di rientro; su richiesta della singola regione si può però derogare dal blocco per assegnare incarichi di dirigenza medica per garantire la continuità dei livelli essenziali di assistenza. Come si è già evidenziato sono assegnati 70 milioni di euro per i controlli sulle assenze per malattia.
Per quanto riguarda il SSN, oltre ai tagli previsti, si stabiliscono norme che impongono alle amministrazioni l’obbligo di ricorrere al sistema di acquisti centralizzato attraverso la CONSIP spa; perseguire gli obiettivi di spesa sulla base di standard nazionali e regionali predeterminati. Si interviene solo sulla spesa farmaceutica ospedaliera e non su quella complessiva , obbligando gli ospedali al rispetto dei tetti di spesa. In caso di sforamento i maggiori importi saranno ripartiti tra le case farmaceutiche in base ai fatturati per farmaci ceduti alle strutture pubbliche.
Per quanto attiene invece le apparecchiature mediche e l’assistenza protesica , il superamento del plafond stabilito sarà recuperato direttamente dalle regioni attraverso misure di contenimento della spesa sanitaria regionale o intervenendo su altre voci del bilancio regionale non escludendo il ricorso ad addizionali o prelievi aggiuntivi nei confronti dei cittadini.
Dal 2014 saranno reintrodotti i ticket al livello nazionale, aggiuntivi rispetto quelli già vigenti a livello regionale, per le motivazioni illustrate in precedenza.
Per quanto riguarda le regioni soggette ai piani di rientro con questa norma s’introducono ulteriori vincoli per quanto riguarda la legislazione regionale prodotta affinché questa non possa essere d’impedimento al raggiungimento dell’azione di risanamento della Sanità; il Commissario ad Acta avrà quindi l’obbligo di segnalare al Consiglio dei Ministri tali ostacoli qualora il Consiglio regionale non abbia provveduto di conseguenza.

Art 18
Si agganciano i requisiti anagrafici e contributivi alle aspettative di vita per l’accesso alla pensione di uomini e donne dal 2014; emergono dall’articolo tagli agli importi di pensione a partire da 1428 euro mensili lordi, ed un significativo allungamento dell’età lavorativa per uomini e donne .

Art 19
Anche se l’articolo riguarda essenzialmente la scuola , per ciò che attiene gli insegnati di sostegno sono evidenti le ripercussioni che si potrebbero avere per i nidi e le scuole dell’infanzia degli Enti Locali . Si taglia il numero dei docenti , le attività di sostegno saranno pertanto svolte sia dai docenti abilitati che dai docenti di classe.
Ciò significa fare cessare la presenza di persone fondamentali per garantire la crescita e lo sviluppo del bambino anche se con problemi di handicap e disabilità . Bisognerà quindi vigilare attentamente affinché gli Enti Locali, in particolare i Comuni, di fronte ai tagli effettuati dalla Finanziaria non facciano mancare un servizio importantissimo sul quale si misura il livello di civiltà del nostro paese

Art 20
Il nuovo patto di stabilità comporta fondamentalmente nuovi pesanti tagli agli Enti Locali; in particolare per le Regioni a Statuto ordinario 800 milioni nel 2013, 1,6 miliardi nel 2014 ; le Regioni a Statuto speciale ridurranno le spese per un importo di 5,4 miliardi tra il 2013 ed il 2014 . Le province subiranno invece un taglio di 400 milioni nel 2013 e altri 800 l’anno successivo; per i comuni, invece, si prospettano tagli per 1 miliardo nel 2013 e 2 miliardi nel 2014 . Questo significa che le già disastrate disponibilità degli Enti Locali saranno ulteriormente limitate con gravissime conseguenze per i cittadini a cui, se non si modificherà questa impostazione, verranno a cessare servizi fondamentali già oggi erogati tra mille difficoltà dagli enti locali.

Art 22
Ai fini del controllo del debito pubblico le amministrazioni statali e le amministrazioni pubbliche titolari di conti accesi presso la tesoreria dello Stato devono comunicare al MEF via telematica la stima dei flussi di cassa giornalieri; per gli Enti territoriali il MEF svolge con cadenza annuale l’attività di monitoraggio degli scostamenti dei dati effettivi rispetto a quelli comunicati dagli enti medesimi.. In sede di Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica saranno adottati interventi necessari per migliorare le previsioni giornaliere dei flussi economici transitati nella tesoreria

Art 23
In questo articolo vengono stabilite imposizioni fiscali rilevanti su azioni e titoli (in particolare i BOT) che andranno a colpire più di tutti il risparmio dei pensionati e del lavoro dipendente. Il rischio che ne deriva è che in questo modo possono compromettersi le sottoscrizioni del finanziamento dello Stato da parte dei piccoli risparmiatori, favorendo così la rendita ed il grande capitale.

Art 26
Si prevedono sgravi fiscali per i dipendenti privati e per le imprese per le somme erogate in attuazione di quanto previsto dagli accordi dei diversi livelli di contrattazione sulla produttività, raggiungimento di maggiore redditività d’impresa, efficienza, qualità, utili e maggiore redditività . Al riguardo segnaliamo che tali sgravi, subordinati alle disponibilità delle risorse stanziate con la legge di stabilità , inevitabilmente potranno sottrarre risorse dal Welfare sociale e dal sistema scolastico.

Art 29
Con la liberalizzazione del collocamento ,già prevista dall’art 6 della 276/2003 e ripresa da questo articolo, viene abrogato “di fatto” il ruolo e la presenza della Provincia come ente autorizzatore degli accreditamenti degli altri soggetti gestori del collocamento, nonché del coordinamento e raccordo tra operatori pubblici / privati, per sviluppare, promuovere politiche occupazionali sulla scorta dei piani di sviluppo territoriale concordati tra la provincia e le associazioni datoriali . La scelta operata è invece diversa, basata quasi esclusivamente sulla libera concorrenza fatta sulla pelle di chi cerca lavoro .
Possono pertanto fare collocamento:

– Gli istituti di scuola secondaria statali e paritari, le università pubbliche e private ed i consorzi universitari
– I comuni, in forma singola ed associata, le comunità montane, le camere di commercio
– Le rappresentanze dei datori di lavoro e quelle dei lavoratori anche tramite delle associazioni territoriali e delle società dei servizi controllate
– I patronati e gli enti bilaterali
– I gestori di siti internet , l’ordine nazionale dei consulenti del lavoro attraverso apposita fondazione od altro soggetto giuridico costituito nell’ambito del consiglio nazionale dei consulenti per svolgere attività d’intermediazione.

Nell’evidenziare l’evidente situazione di incompatibilità in cui si verranno a trovare alcuni dei soggetti chiamati a svolgere attività d’intermediazione nei confronti dei datori di lavoro, primo tra tutti l’ordine dei consulenti del lavoro, altri dubbi si esprimono riguardo l’autorizzazione allo svolgimento di questa attività, subordinata non tanto al rispetto della normativa regionale quanto all’interconnessione alla borsa continua del lavoro attraverso il portale “clic. Lavoro”. Una norma inutile e dannosa che andrebbe cancellata .

Art 37
Nei tribunali sarà possibile utilizzare a titolo gratuito, come primo anno del dottorato di ricerca , del corso di specializzazione per le professioni legali o la pratica forense per l’ammissione all’esame di avvocato, personale che sarà adibito a coadiuvare i magistrati nel compimento della loro attività. Sarà altresì consentita la partecipazione di terzi finanziatori sia pubblici che privati come è oggi per i cassa integrati ex Eutelia ed Alitalia in servizio presso il Tribunale di Roma .
S’interviene altresì ad aumentare gli importi delle spese processuali del 10/20%; viene introdotto un contributo unificato per i ricorsi ai Tribunali Amministrativi , al Consiglio di Stato, quindi anche per le controversie di lavoro nell’impiego pubblico; nei processi per controversie di previdenza ed assistenza obbligatoria nonché per quelle individuali i lavoro o concernenti il rapporto d’impiego pubblico il contributo sarà proporzionale al reddito del ricorrente.
Per ottenere risparmi di gestione si è decide di non pubblicare più sui giornali e sul sito internet del Ministero della Giustizia gli estremi delle sentenze, il 30% di questi risparmi sarà destinato al fondo per l’editoria.
Il maggior gettito proveniente dall’aumento dei costi delle spese processuali è versato allo Stato per essere impiegato per interventi urgenti a favore della giustizia civile, amministrativa e tributaria; per il primo anno un terzo di detta quota è impegnato particolare per l’assunzione di magistrati, anche in deroga alle limitazioni vigenti. Della restante parte un 50% è destinato a finanziare a partire dagli anni successivi l’incentivazione del personale amministrativi, anche in deroga alle disposizioni di cui all’art 9 della legge 122/2010 e per la rimanete quota al funzionamento degli uffici giudiziari.

Art 38
I processi in materia previdenziale nei confronti dell’INPS il cui valore non superi i 500 euro ,pendenti in giudizio alla data del 31.12.2010 e per i quali a quella data non si è ancora giunti a sentenza, sono estinti di diritto con il riconoscimento della pretesa economica da parte del ricorrente. Per quanta riguarda le controversie aventi oggetto l’invalidità, l’inabilità e la per la disabilità è necessario prioritariamente l’accertamento delle condizioni sanitarie legittimanti la richiesta del ricorrente; in assenza di opposizione il giudice potrà sentenziare in base agli esiti dell’accertamento.

 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto