Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
e di Nicola Preiti, coord. naz.le FP CGIL Medici Medicina Generale
L’invio telematico della certificazione di assenza per malattia all’Inps direttamente dal medico di famiglia o dalla struttura sanitaria che la rilascia è una buona notizia, contenuta nel Dlgs 150, per milioni di lavoratori del privato che saranno così esentati da un impegno che prima competeva a loro.
Peccato sia solo un altro spot del Ministro Brunetta. In gran parte del Paese non ci sono ancora le condizioni per attuare questa lodevole iniziativa. Magari il Ministro Brunetta con la bacchetta magica riuscisse a tradurre in realtà questo proposito.
Ancora una volta il Ministro prima di intraprendere iniziative molto apprezzate dall’opinione pubblica ma difficilmente realizzabili farebbe bene a incontrare prima chi dovrebbe attuarle invece di annunciarle, prevedendo punizioni esemplari, inderogabili dagli accordi contrattuali, per chi non le applica .
Licenziare chi in modo reiterato non invierà i certificati dal 15 novembre, data di entrata in vigore del decreto, o togliere la convenzione al medico di famiglia “infedele”, pur privo della strumentazione necessaria, non è la soluzione.