Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Un plauso alla Ministra della Salute Livia Turco che ha replicato alla Fnomceo, la Federazione degli ordini dei medici, che per il futuro prevede una presenza ‘esagerata’ di donne tra i camici bianchi.
La vita lavorativa del medico ospedaliero e territoriale penalizza oggi le donne, con ricadute negative sulla promozione professionale, sulla formazione, e sulle stesse condizioni di lavoro.
Su 10 dirigenti medici 3 sono donne, ma su 10 primari solo 1 è donna.
Questi dati evidenziano come nella dirigenza medica della sanità pubblica, permangano ostacoli al raggiungimento delle pari opportunità tra uomini e donne.
Si tratta allora, anche in relazione all’art. 57 del d.lgs. n. 165 del 2001 ed alle modalità contenute nel d.lgs. dell’11 aprile 2006 n. 198 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna), di prevedere la predisposizione di piani di azioni positive, tendenti ad assicurare la rimozione degli ostacoli che impediscono di fatto, la piena realizzazione di pari opportunità tra donne ed uomini nell’ambito del lavoro della dirigenza medica e veterinaria.
In tale contesto la FPCGIL Medici chiede con il prossimo contratto l’istituzione in ogni Regione dei Comitati per le pari opportunità per le aree dirigenziali medica e veterinaria.