Medici – Certicati falsi, spropositata logica punitiva nei confronti dei medici pubblici

18 Luglio 2011

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Certicati falsi, spropositata logica punitiva nei confronti dei medici pubblici

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

E’ paradossale che lo stesso Governo che depenalizza il falso in bilancio arrivi a voler punire i medici pubblici dipendenti e convenzionati – se rilasciano certificazioni “che attestano dati clinici non direttamente constatati né oggettivamente documentati” – con la reclusione da uno a cinque anni, il licenziamento, una multa e la radiazione dall’Albo.

E’ giusto punire in modo rigoroso chi compila certificati falsi, come già peraltro previsto dal vigente codice penale, ma francamente il Decreto Brunetta segue una spropositata logica punitiva che pervade gran parte degli articoli che colpiscono i medici pubblici, insieme a tutti i dipendenti.

Finita la stagione della propaganda politica, che ha già visto i medici additati da questo Governo come macellai e fannulloni, il rischio è una sempre maggiore demotivazione di chi vuole lavorare con onestà ed impegno solo per la sanità pubblica.

In linea, forse, con la valorizzazione del pilastro privato contenuta nel Libro Bianco del Ministro Sacconi e preannunciata da Presidente Berlusconi, ma a danno dei cittadini senza le necessarie risorse per visite, analisi ed operazioni, e mentre negli USA e nella stessa Cina si vuole tornare ad una copertura sanitaria universale con la valorizzazione del pubblico.

 

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