Medici – Certificati di malattia on line. Obiettivo mancato, Brunetta bocciato.

18 Luglio 2011

NEWS

Certificati di malattia on line. Obiettivo mancato, Brunetta bocciato.

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
e di Nicola Preiti, coord. naz.le FP CGIL Medici Medicina Generale

Il Ministero per la Pubblica Amministrazione e per l’Innovazione ha annunciato oggi che le procedure di collaudo della trasmissione online dei certificati medici di malattia proseguono oltre il termine previsto del 19 luglio, senza più indicare una termine: nei fatti una proroga indeterminata.

La trasmissione telematica per i certificati di malattia dei pubblici dipendenti era indicata dal Dlgs 150/2009, entrato in vigore il 15 novembre 2009, ma sul sito della Funzione Pubblica si annunciava la sua operatività dal 15 dicembre 2009, con una fase di sperimentazione di due mesi. Dopo tanti pomposi annunci mediatici, la Circolare 11 marzo 2010 n.1 della Funzione Pubblica indicava ulteriori mesi di transizione, ed infine un ultimo mese di collaudo, con scadenza 19 luglio. Dal 20 luglio la trasmissione si sarebbe dovuta effettuare esclusivamente per via telematica. E invece siamo alla nuova proroga mascherata da proseguimento delle procedure di collaudo.

Non ci saranno, per ora, i risparmi annunciati di 500 milioni di euro l’anno per l’eliminazione del cartaceo, né i risparmi per il dipendente pubblico che dovrà sostenere i costi per l’invio della certificazione al proprio posto di lavoro, e tantomeno non si avrà una maggiore tempestività nei controlli a danno dei tanti lavoratori che quotidianamente si impegnano per garantire il diritto ai servizi pubblici.

Già il 6 novembre 2009 eravamo stati facili profeti affermando, da soli come FPCGIL Medici, che l’esultanza per l’annunciata attivazione della certificazione on line era solo un altro spot del Ministro Brunetta, vista l’assenza degli atti, delle procedure e degli interventi organizzativi necessari a dare concreta attuazione alla lodevole iniziativa.

Dopo 9 mesi, la situazione è ancora confusa e pasticciata. I call center dedicati non risultano funzionanti, tanti medici sono ancora privi dei codici di accesso (pin) per l’invio telematico, diversi studi medici e postazioni di guardia medica non hanno la connessione internet adeguata, rimane aperta la problematica delle visite domiciliari. Peraltro appare difficile avviare adesso la certificazione on line nei pronto soccorso, con tutte le criticità estive di sovraffollamento.

Invece di fare la faccia feroce, e cercare di intimidire la categoria con minacce di licenziamento e provvedimenti disciplinari vari, il Ministro, privo (evidentemente) di bacchetta magica, avrebbe dovuto ascoltare la categoria e le organizzazioni sindacali. Proseguire solo con indeterminate procedure di collaudo (proroga) non basta. E poiché non vogliamo che il progetto naufraghi definitivamente consigliamo nuovamente al Ministro Brunetta, di definire insieme procedure operative, tempi e risorse adeguate, e di spianare la strada al progetto aiutando i medici, non considerandoli nemici.

Intanto per ora l’obiettivo è mancato e il Ministro Brunetta è bocciato.

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto