Medici – Certificati di malattia on line da gennaio 2010, una pericolosa favola di Brunetta

18 Luglio 2011

NEWS

Certificati di malattia on line da gennaio 2010, una pericolosa favola di Brunetta

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
e di Nicola Preiti, coord. naz.le FP CGIL Medici Medicina Generale

 
E’ arrivato febbraio 2010 e i lavoratori pubblici e privati sono ancora costretti a far pervenire personalmente i certificati di malattia alle proprie amministrazioni o ad inviarli per posta all’Inps.
Eppure il ministro Brunetta li aveva annunciati da gennaio 2010 – la legge li prevedeva fin dal dicembre 2009 – ma era solo una delle sue solite promesse da marinaio, o meglio da gondoliere.
Ai medici non sono state date le necessarie risorse per poter inviare direttamente on line i certificati all’Inps e nell’atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione si vuole perfino scaricare sugli stessi medici l’onere di tutte le attività informatiche.
Ma la legge del Ministro Brunetta – Dlgs 150/09 già in vigore – parla chiaro: i medici che in modo reiterato non ottemperano agli obblighi di trasmissione telematica sono licenziati. E se non sono in grado per motivi che non dipendono da loro ?
Il buon senso, fino ad oggi, ha prevalso perché le sanzioni del Ministro non possono naturalmente trovare applicazione da parte di Regioni e Aziende Sanitarie.
C’è però un altro gravissimo vulnus: anche per tutte le assenze brevi la legge impone il riscontro di dati clinici direttamente riscontrati e/o oggettivamente documentati, pena per il medico licenziamento e carcere. E se, ad esempio, viene riferita una cefalea ?
Annunci e punizioni non funzionano, come già da noi inutilmente denunciato fin dalla uscita della legge. Il Ministro Brunetta cambi registro e adegui le norme per il condiviso obbiettivo di rendere più efficace ed efficiente l’amministrazione pubblica, ricostruendo un clima di fiducia tra medici, cittadini e istituzioni.

 

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