Medici – Certificati on line: situazione, quotidiani e il web, volantino FPCGIL Medici

18 Luglio 2011

NEWS

Certificati on line: situazione, quotidiani e il web, volantino FPCGIL Medici

 La Commissione incaricata del collaudo del sistema di trasmissione telematica dei certificati di malattia- composta da rappresentanti dei Ministeri della Funzione pubblica, della Salute e dell’Economia, dell’INPS, dell’INPDAP, della FNOMCeO e delle Regioni – ha comunicato ieri sera l’esito positivo del collaudo ma ha rilevato come “a tutt’oggi esistano ancora delle difficoltà di tipo organizzativo, sia in alcune aree territoriali specifiche sia in ambito ospedaliero”.
Ha quindi ribadito l’obbligo di trasmissione on line e ha annunciato un’apposita circolare del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione per chiarire il fatto che fino alla piena andata a regime del sistema (e in ogni caso non oltre il 31 gennaio 2011) la non osservanza di quanto previsto dalla normativa non costituisce illecito disciplinare.
 
Anche l’ennesima odierna scadenza per l’avvio a regime del sistema di trasmissione telematica dei certificati di malattia, come avevamo ampiamente previsto, non è stata quindi rispettata. Il Ministro Brunetta persiste nel flop, visto che la piena andata a regime del sistema slitta per ora al 31 gennaio 2011, data in cui dovrebbero entrare in vigore le sanzioni per i medici inadempienti. Il sistema doveva essere operativo fin dal 15 dicembre 2009 e nove mesi dopo ancora deve essere conclusa perfino la distribuzione dei pin e i medici incontrano gravi difficoltà per la trasmissione on line. Anche la bacchetta magica del numero verde funziona male, con lunghe attese e senza la certezza di poter comunque inviare il certificato on line. A fronte di circa 50milioni di certificati cartacei di malattia all’anno, dal mese di agosto ne sono stati trasmessi on line appena qualche centinaio di migliaia. Il Ministro Brunetta, ottimo interprete della politica illusionistica del Governo, ancora una volta ha mancato l’obbiettivo, peraltro da noi pienamente condiviso, della rivoluzione telematica.
I medici però devono poter accedere al sistema facilmente e senza ripercussioni negative nell’assistenza e nei tempi di attesa per i cittadini negli studi dei medici di famiglia, nelle guardie mediche e soprattutto nei pronto soccorso. Si tratta di un obbiettivo sul quale siamo impegnati ma fino alla sua realizzazione ci batteremo contro ogni forzatura e minaccia a tutela del lavoro di tutti i medici del servizio sanitario nazionale e dei cittadini. Il Ministro si è stato comunque costretto dall’evidenza dei fatti a rinviare le sanzioni finché il sistema non entrerà effettivamente in funzione (febbraio ?).


 

 
 
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