Medici – Da Ippocrate a Brunetta, per i medici pubblici due giuramenti ma nessun contratto

18 Luglio 2011

NEWS

Da Ippocrate a Brunetta, per i medici pubblici due giuramenti ma nessun contratto

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

 Grazie al nuovo spot del Ministro Brunetta – contenuto nel disegno di legge collegato alla Finanziaria 2010 in discussione questa settimana alla Camera – anche i medici pubblici, così’ come tutti i dipendenti del pubblico impiego, al momento dell’assunzione, dovranno prestare un giuramento di fedeltà alla Repubblica. Chi non lo pronuncia non sarà assunto, e nessuna deroga potrà essere fatta nel contratto.

Per i medici è il secondo giuramento che segue quello di Ippocrate, risalente al 430 a.c., formulato prima dell’inizio della professione con la dichiarazione di curare ogni paziente prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica.

Ma dopo due giuramenti per i medici pubblici non c’è ancora nessun rinnovo contrattuale, nonostante quello vecchio relativo agli anni 2008 e 2009 sia scaduto da quasi due anni, e per il prossimo triennio nulla è previsto nella finanziaria 2010, se non un caffè al giorno, solo feriale, da potersi pagare con la vacanza contrattuale.

Ma tra uno spot e l’altro perché il Ministro Brunetta non si occupa anche dei contratti e delle necessarie risorse ? A meno che non gli basti punire i medici “fannulloni e macellai” lasciandoli anche senza caffè a leggersi la pergamena con il suo giuramento.

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