Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Sembra ormai prossimo ad arrivare in aula alla Camera il Ddl sul Governo Clinico, e tra i diversi aspetti negativi – dalla devastante deregulation della libera professione all’iniquo pensionamento a 70 anni – c’è un aspetto che rischia di penalizzare ulteriormente i medici che hanno scelto fino ad oggi l’esclusività del rapporto di lavoro.
Si tratta dei costi del passaggio del 5% dei medici attualmente in extramoenia in intramoenia.
Venendo a cessare con il Ddl ogni sostanziale differenza tra extramoenia ed intramoenia allargata, circa 5.000 medici passeranno dall’una all’altra, acquisendo così una media di 750 euro al mese in più, relativi alla indennità di esclusività.
Complessivamente si tratta di circa 50 mln di euro l’anno che potrebbero essere presi dal monte salari dei medici pubblici, se in quest’ultimo sarà inglobata la stessa indennità di esclusività, fino ad oggi considerata come valore aggiunto finanziato con fondi extracontrattuali.
Chiediamo quindi alla Camera di fare chiarezza e di prevedere in modo esplicito nel Ddl che i costi legati al passaggio da extramoenia ad intramoenia non ricadranno sui fondi contrattuali.