Medici – DDL Governo Clinico alla Camera, beffa per i medici in esclusività e danno per i cittadini

18 Luglio 2011

NEWS

DDL Governo Clinico alla Camera, beffa per i medici in esclusività e danno per i cittadini

 
Il nuovo testo del DDL sul Governo Clinico – del quale è prevista la discussione in aula alla Camera da lunedì 7 giugno 2010 – cancella ogni possibilità di valorizzazione della professionalità dei medici nel governo aziendale, penalizza chi ha scelto l’esclusività di rapporto, e ai cittadini riduce le garanzie per liste di attesa e libera professione.
Il DDL sul Governo Clinico e la manovra correttiva, insieme, rappresentano una miscela esplosiva a danno della sanità pubblica, dirottando nel privato medici e cittadini. Noi vogliamo, invece, difendere e valorizzare la professionalità dei medici che scelgono di lavorare solo per la sanità pubblica e il diritto universale alla salute di tutti i cittadini da garantire con il Ssn.
La libera professione intramuraria, vantaggiosa per la qualità del lavoro medico e con regole di trasparenza nei confronti delle liste di attesa per i cittadini, viene penalizzata dalla possibilità data alle aziende di non attivarla e dall’aumento nelle tariffe della quota da destinare all’azienda, con l’aggiunta dei costi per l’ammortamento e per la manutenzione delle apparecchiature.
La liberalizzazione della intramoenia allargata, istituzionalizzata anche negli studi e nelle strutture private non convenzionate con minori garanzie per i cittadini, determinerà il passaggio alla “esclusività” dei circa 5.000 medici attualmente in extramoenia, che potranno così avere anche l’indennità economica della esclusività, a danno dei fondi contrattuali di chi oggi è in intramoenia (circa 50 milioni di euro).
Viene introdotto il pensionamento a 70 anni (che diventa a 71 effettivi con il DL 78), con discrezionalità aziendale per il prolungamento da 67 a 70, a danno della carriera dei medici senza incarichi apicali e della stabilizzazione dei precari, e con la possibilità di continuare a lavorare a tempo indefinito oltre i 70 anni per i professori universitari impegnati in progetti di ricerca ( ad esempio se il progetto dura 10 anni andranno in pensione a 80 anni).
Viene eliminata, per gli incarichi di responsabilità delle strutture semplici, la proposta dei Direttori di Unità Operativa Complessa e di Dipartimento, previa valutazione comparata dei curricula, ma la nomina è effettuata direttamente dal Direttore Generale. Per l’incarico di Direttore Struttura Complessa (ex primari) continua a scegliere il Direttore Generale, nominato dalla politica, anche se nell’ambito di una terna proposta dalla Commissione. E’ saltato il parere obbligatorio del Collegio di Direzione, nuovo organo con la presenza dei medici e degli altri operatori sanitari, sugli atti di rilevanza clinica del Direttore Generale.
Il DDL del Governo Clinico rappresenta una ragione in più per partecipare alla manifestazione della CGIL del 12 giugno a Roma contro la manovra, per la quale domani alla intersindacale medica decideremo le azioni unitarie di protesta.

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