Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Domani – per lo sciopero nazionale dei medici e dei dirigenti della sanità pubblica – potranno saltare le attività programmate – come gli interventi, le visite e gli esami diagnostici – negli ospedali e nei presidi territoriali della Asl, ma saranno garantite le urgenze.
Ci scusiamo con i cittadini, ma il Governo non rispetta gli impegni assunti nei confronti di 135 medici e dirigenti pubblici del Servizio Sanitario Nazionale, così come non li sta rispettando per tutto il pubblico impiego.
Le ragioni dello sciopero sono l’impossibilità di rinnovare i vecchi contratti scaduti da due anni e l’assenza delle risorse per i nuovi contratti, la mancata rivalutazione della indennità di esclusività, e 12.000 medici precari senza certezza per il futuro.
Siamo stufi di sentirci dire da diversi mesi che abbiamo ragione e che le nostre rivendicazioni sono giuste, proprio da chi è inadempiente.
Per far sì che gli impegni assunti diventino cifre e norme nella finanziaria, lunedì siamo pertanto costretti a scioperare, per la terza volta da quando c’è il Governo Prodi.