Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
L’annullamento da parte del Tar del provvedimento della Regione Lombardia che negava la possibilita’ a tutto il personale sanitario di interrompere l’alimentazione e l’idratazione artificiali di Eluana, ripristina non solo lo stato di diritto ma rappresenta anche una chiara risposta al vulnus che era stato inferto alla deontologia ed alla autonomia professionale dei medici, obbligati a non rispettare le riconosciute volontà.
Avevamo ragione a protestare contro la circolare di Formigoni, così come contro l’atto di Indirizzo del Ministro Sacconi.
Il medico non può e non deve essere costretto dalla burocrazia ad ostinarsi in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute o un miglioramento della qualità della vita, quando è chiara la volontà consapevole del paziente. E l’alimentazione e la nutrizione artificiale sono riconosciuti dal mondo scientifico come trattamenti medici. Le istituzioni dovrebbe seguire le leggi, le sentenze e la scienza, non l’ideologia.