Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Siamo d’accordo con il Sottosegretario Fazio sulla proposta di prestazioni in libera professione dei medici non superiori a quelle rese nel servizio pubblico.
Facciamo solo presente che si tratta di una norma già contenuta nella legge 120 recentemente approvata dal Parlamento, in modo bipartisan, il 3 agosto 2007.
La stessa legge prevede, inoltre, la prenotazione e la riscossione degli onorari delle visite in libera professione intramoenia da parte delle stesse aziende, nonché, sempre a carico di queste ultime, l’individuazione di adeguati spazi, a vantaggio della trasparenza per i cittadini e per gli stessi medici non più costretti a reperirsi privatamente luoghi e personale.
Le Regioni dovrebbero rendere operativa la legge 120 entro il 31 gennaio 2009, e il Governo dovrà esercitare i poteri sostitutivi in caso di inadempienze. Peraltro, sempre il Governo, avrebbe già
dovuto attivare l’Osservatorio nazionale sullo stato di attuazione.
Condividiamo anche l’unicità del rapporto esclusivo, e chiediamo a Fazio un impegno per la rivalutazione della indennità di esclusività ferma ai valori del 2000. Esclusività che deve consentire una libera professione intramoenia, trasparente e regolamentata, escludendo che lo stesso medico possa svolgere contemporaneamente la libera professione nel privato.
Siamo anche d’accordo sull’obbiettivo di una rivalorizzazione della professionalità del medico, ma questa deve partire da una riforma del sistema degli incarichi, dalla promozione del governo clinico, e da trasparenti, regolamentati e condivisi sistemi di valutazione.
Su questi, ed altri temi, lo stesso Ministro Sacconi si era impegnato ad aprire nel mese di settembre dei tavoli di discussione, fino ad oggi assenti. Non vogliamo un altro indirizzo email dove mandare le nostre osservazioni, come già accaduto per il Libro Verde, ma chiediamo che si apra un vero confronto che coinvolga tutti gli attori.