Medici – I camici rossi al pronto soccorso non vanno bene, no al modello Marchionne

18 Luglio 2011

NEWS

I camici rossi al pronto soccorso non vanno bene, no al modello Marchionne

 
Comunicato stampa FPCGIL Medici Nazionale e FPCGIL Veneto
 

 E’ ora di mettere la parola fine alla presenza nei pronto soccorso degli ospedali veneti dei medici in camice rosso, come a Conegliano, simbolo di appartenenza ad organizzazioni esterne private rispetto al camice bianco indossato dai medici pubblici.
A fronte della carenza dei medici pubblici sono infatti in aumento gli appalti ad organizzazioni private dei turni di guardia svolti da medici con rapporti libero professionali retribuiti ad ore.
E’ inaccettabile” ha dichiarato Tiberio Monari, segretario provinciale FPCGIL Medici Treviso ” che da un lato non si garantisca una sufficiente dotazione organica pubblica chiedendo ai medici continuamente ore aggiuntive di straordinario e dall’altro lato si appaltano ad organizzazioni private i turni dei medici al pronto soccorso” .
C’è un problema di qualità dell’assistenza ” ha affermato Massimo Cozza, segretario nazionale della FPCGIL Medici “che difficilmente può essere garantita da medici che saltuariamente lavorano nel pronto soccorso senza integrazione con i medici specialistici ospedalieri e con una formazione da verificare”.
Inoltre” ha aggiunto Cozza” si scardina l’equità dei compensi con la possibilità di poter pagare meno e senza tutele, quali la pensione o la malattia, un medico privato che svolge lo stesso turno di pronto soccorso che andrebbe svolto dal medico pubblico.”
Siamo” ha concluso Cozzaal modello Marchionne Fiat – Chrysler imposto negli USA ed applicato nel servizio sanitario nazionale con l’aggravante di una privatizzazione strisciante“.

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