Medici – Il DL 112 colpisce anche i medici su contratto, malattia,organici e precariato, part time, pensionamenti e consulenze

18 Luglio 2011

Il DL 112 colpisce anche i medici su contratto, malattia,organici e precariato, part time, pensionamenti e consulenze

 
Il Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della Finanza pubblica e la perequazione tributaria” (pubblicato sulla GU n. 147 del 25-6-2008 – Suppl. Ordinario n.152), cosiddetto Decreto Tremonti, colpisce i medici non solo con il famigerato comma 13 sul diritto al riposo, ma anche attraverso una serie di norme che riguardano tutti i dipendenti della pubblica amministrazione. In allegato una breve sintesi e gli articoli di riferimento. Una lettura più approfondita potrà portare alla luce altri interventi che penalizzano il mondo del lavoro pubblico. Quello che abbiamo evidenziato – come ha affermato il segretario generale della FPCGIL Carlo Podda – dimostra senza ombra di dubbio che il Governo sta finalizzando la campagna orchestrata ormai da tempo, nascondendo dietro la polemica contro i fannulloni l’obiettivo di smantellare il lavoro pubblico a favore dell’intervento privato e di contrastare l’attività sindacale che cerca di tutelare i diritti dei lavoratori attraverso un’azione collettiva, consci che il potere contrattuale del singolo non può mai essere equiparato a quello del datore di lavoro.

A questo punto occorre una capillare campagna di informazione anche tra i medici ed i veterinari, affinché abbiano la consapevolezza di quanto stia accadendo invece che avere solo l’informazione superficiale che i media trasmettono. La FPCGIL Medici è già impegnata insieme a tutta la FPCGIL a costruire rapidi ed efficaci percorsi di mobilitazione unitari per fermare la conversione in legge del Decreto, che non ha recepito nessuna delle osservazioni di CGIL, CISL e UIL confederali, e per contrastare le scelte del Governo.

Si allegano una NEW riassuntiva, e gli articoli citati.

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