Medici – Il nuovo statuto Onaosi non deve penalizzare i dirigenti medici ospedalieri e del territorio

18 Luglio 2011

Il nuovo statuto Onaosi non deve penalizzare i dirigenti medici ospedalieri e del territorio

 
ANPO – FEDERAZIONE MEDICI aderente UIL FPL – FESMED – FP CGIL MEDICI –
UMSPED (AAROI-AIPAC-SNR)

Comunicato Stampa

 
Le scriventi OO.SS., che unitariamente sono le più rappresentative dell’area medica, esprimono la piena solidarietà al sindacato dei medici del territorio SIMET, che sabato 10 novembre, attraverso il segretario nazionale Mauro Mazzoni, ha votato nel Cda della Fondazione Onaosi contro la bozza di nuovo Statuto.

Ancora una volta si vogliono calpestare i diritti dei dirigenti medici ospedalieri e del territorio, defraudati da una bozza di statuto che prevede la designazione di un terzo dei componenti del Comitato di Indirizzo da parte degli Ordini Professionali, l’imposizione della presenza dell’Ordine di Perugia, nonché delle specificità professionali degli odontoiatri, dei farmacisti e dei veterinari, perfino nel Consiglio di Amministrazione.

Siamo noi dirigenti medici ospedalieri e del territorio che, in oltre cento anni di storia, abbiamo realizzato la Fondazione, e della quale siamo i contribuenti obbligatori: la vogliamo rilanciare ma con il rispetto della trasparenza e della democrazia.

E’ paradossale voler continuare a far svolgere un ruolo decisionale a persone designate dagli Ordini Professionali, nominati da una platea diversa rispetto a quella dei contribuenti dell’Onaosi.

Chiediamo pertanto il rispetto del principio elementare di democrazia associativa: nomina degli organi con il solo voto dei contribuenti attivi e passivi, senza alcuna designazione da parte di chi è estraneo alla Fondazione come gli Ordini Professionali. Fermo restando la legittimità dei designati da parte dei Ministeri vigilanti.

Si tratta di tutelare oltre 110.000 medici ospedalieri e del territorio che devono avere la certezza che i loro rappresentati portino avanti una gestione finalizzata a preziose funzioni assistenziali, correlate a giuste quote contributive. E questa passa attraverso il solo voto democratico e non anche attraverso la designazione di persone che rispondono ad altri interessi.

La bozza del nuovo statuto è anche in netto contrasto con il DL Fiscale della Finanziaria 2008, che prevede la democraticità della vita associativa, cioè l’elezione diretta degli organi da parte dei contribuenti.

Le indicazioni emerse dall’ultimo incontro istituzionale con il Sottosegretario alla Salute Serafino Zucchelli non sono state quindi compiutamente rispettate, e per questo ci appelliamo alla Ministra della Salute Livia Turco, denunciando anche nella nuova bozza di statuto l’aumento immotivato dei componenti degli organi: da 23 consiglieri del Cda a ben 43, dei quali 34 nel Comitato di indirizzo e 9 nel Cda.

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