L’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto attuativo della Legge 15/2009 (la cosidetta Riforma Brunetta) rappresenta un grave attacco al diritto alla contrattazione nei settori pubblici e il ritorno al primato della gestione da parte della politica dei diritti del lavoro che diventa ancora più grave nella sanità.
Si tratta di una manovra sbagliata e centralistica, che segna il sostanziale abbandono della contrattualizzazione del rapporto di lavoro, e non certo destinata a favorire l’efficacia delle amministrazioni pubbliche, ma solo a introdurre discrezionalità ed inefficienze.
La FPCGIL Medici, con la FPCGIL e la CGIL, si attiverà con una forte iniziativa per contrastare quanto contenuto nella legge e nel decreto anche in sede di rinnovo dei contratti collettivi e di contrattazione di secondo livello, per far fallire il disegno politico di riappropriazione da parte della politica della gestione del lavoro pubblico e di penalizzazione dell’agire pubblico.
Si pubblica il testo approvato in sede di Consiglio dei Ministri del 9 ottobre 20009, ancora in attesa di una sua definitiva formalizzazione.