Medici – Inaccettabile per i medici la modifica dell’orario di lavoro approvata dal Consiglio Europeo

18 Luglio 2011

Inaccettabile per i medici la modifica dell'orario di lavoro approvata dal Consiglio Europeo

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

 
E’ inaccettabile, in particolare per i medici, la modifica della Direttiva 2003/88/EC riguardante l’organizzazione dell’orario di lavoro, approvata ieri dal Consiglio dell’Unione, e che arriverà nelle prossime settimane al passaggio definitivo del Parlamento Europeo.

E dopo gli Ospedali SPA di Sacconi, comincia male anche il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, che, cambiando opinione rispetto alla precedente posizione del Governo Italiano, ha consentito la sua approvazione.

Il testo stravolge la chiara interpretazione delle numerose sentenze della Corte di Giustizia Europea sul tempo di lavoro dei servizi di guardia, definendo il “tempo inattivo nel luogo di lavoro” non computabile ai fini dell’orario di lavoro effettivo.

In sostanza se un medico in un turno di guardia notturno di 12 ore, opera per 3, le restanti 9 ore non vengono conteggiate ai fini dell’orario di lavoro.

E nel caso in cui la normativa di uno Stato Membro consideri “il tempo inattivo dei servizi di guardia” orario effettivo di lavoro, questo può essere prolungato fino a 65 ore settimanali, calcolate come media in un periodo di tre mesi.

Inoltre vengono esclusi da ogni protezione, a partire dai riposi, i lavoratori occupati a tempo determinato per un periodo da quattro a dodici mesi, come tanti medici.

Chiediamo pertanto ai Parlamentari europei – come già fatto in queste ore dai sindacati europei – di bloccare la nuova direttiva, in particolare per le ripercussioni negative sulla qualità del lavoro in sanità, dove per i medici le guardie sono la regola, dove il precariato è diffuso, e soprattutto dove, con orari prolungati, è in pericolo la tutela della salute di operatori e cittadini.

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