Medici – L’accordo separato sul pubblico impiego, a perdere per la dirigenza medico-veterinaria

18 Luglio 2011

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L'accordo separato sul pubblico impiego, a perdere per la dirigenza medico-veterinaria

 
L’accordo separato sul Pubblico Impiego di Palazzo Chigi del 30 aprile 2009 sulla riforma del modello contrattuale, che dovrebbe partire dal 2010, rappresenta una diminuzione programmata della retribuzione e del potere contrattuale anche dei medici e dei veterinari pubblici. E’ un accordo a perdere, che pone condizioni sempre peggiori per i dirigenti medici e veterinari.
Il CCNL ha durata triennale tanto per la parte economica che normativa.
La definizione del calcolo delle risorse da destinare agli incrementi salariali sarà demandata ai Ministeri competenti, previa concertazione con le Organizzazioni sindacali, nel rispetto e nei limiti della necessaria programmazione prevista dalla legge finanziaria, (non per il privato !) assumendo l’indice IPCA (l’indice dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l’Italia, effettivamente osservato) al netto dei prodotti energetici importati, quale parametro di riferimento per l’individuazione dell’ indice previsionale. L’indice viene applicato ad una base di calcolo costituita per il pubblico dalle sole voci di carattere stipendiale (perderemo oltre la rivalutazione della indennità di esclusività anche la rivalutazione di tutte le altre voci accessorie !!!!) e mantenuto invariato per il triennio di programmazione. Nel settore del lavoro pubblico la verifica degli eventuali scostamenti sarà effettuata alla scadenza del triennio contrattuale, previo confronto con le parti sociali, ai fini dell’eventuale recupero nell’ambito del successivo triennio, tenendo conto dei reali andamenti delle retribuzioni di fatto dell’intero settore (mentre nel privato il recupero è nello stesso triennio e non si tiene conto delle retribuzioni di fatto !!). Nella contrattazione decentrata l’incentivo fiscale contributivo sarà concesso, gradualmente e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, ai premi legati al conseguimento di obiettivi quantificati di miglioramento della produttività e qualità dei servizi offerti, tenendo conto degli obiettivi e dei vincoli di finanza pubblica.
In sostanza si prospetta un taglio medio del 30%degli incrementi per i prossimi rinnovi contrattuali.
Le proposte sindacali per il rinnovo del contratto collettivo nazionale saranno presentate sei mesi prima della scadenza del rinnovo del contratto e comunque in tempo utile per consentire l’apertura della trattativa tre mesi prima della scadenza del contratto.
Durante i sei mesi antecedenti e nel mese successivo alla scadenza del contratto collettivo nazionale di lavoro e comunque per un periodo complessivamente pari a sette mesi dalla data di presentazione delle proposte di rinnovo, le parti non assumeranno iniziative unilaterali, né procederanno ad azioni dirette. Niente manifestazioni e scioperi !

Di seguito il testo dell’accordo con il Ministro Brunetta sottoscritto – per quanto riguarda le Confederazioni che comprendono categorie della dirigenza medico veterinaria – da CISL, UIL e CONFEDIR.

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