Medici – L’obbligo di denuncia dei clandestini è per tutti i medici pubblici, ma va abolita anche la possibilità

18 Luglio 2011

NEWS

L'obbligo di denuncia dei clandestini è per tutti i medici pubblici, ma va abolita anche la possibilità

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

Invitiamo il Sottosegretario al Welfare Francesca Martini – che oggi ha sostenuto la limitazione ai soli medici del pronto soccorso dell’obbligo di denuncia degli immigrati irregolari in quanto pubblici ufficiali – a leggere l’articolo 357 del codice penale. E’ molto chiaro: agli effetti della legge penale sono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa, quindi anche tutti i medici dipendenti pubblici.

L’introduzione del reato di clandestinità con l’articolo 21 del pacchetto sicurezza in discussione alla Camera farà quindi scattare ai sensi dell’articolo 361 del codice penale (Omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale) l’obbligo di denuncia non solo per chi lavora in pronto soccorso ma anche nei reparti e negli ambulatori ospedalieri e nei servizi sanitari territoriali.

Comunque è inaccettabile anche la sola possibilità di denuncia. Se solo l’effetto annuncio ha determinato una significativa minore affluenza degli immigrati al pronto soccorso, cosa succederebbe dopo le prime vere denunce ? Come si potrebbe fare prevenzione nei sempre più allarmanti casi di tubercolosi polmonare ? Dove andrebbero a partorire le immigrate senza permesso di soggiorno ?

E’ il tempo del buon senso e della civiltà, cioè dell’eliminazione sia dell’obbligo che della possibilità di denuncia da parte di chi, come i medici, vuole curare e rispettare i principi deontologici e costituzionali.

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