Medici – L’obbligo di denuncia riporta al medico-spia, scelta irresponsabile

18 Luglio 2011

L'obbligo di denuncia riporta al medico-spia, scelta irresponsabile

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici 

 
Il ritorno del medico spia – nel testo del DDL Sicurezza da oggi in discussione in Aula alla Camera – è una scelta irresponsabile per il diritto alla salute individuale e collettiva. Già l’effetto annuncio ha provocato un allontanamento dalle strutture sanitarie da parte degli immigrati per paura di denunce e se queste diventeranno effettive potranno determinare una ben più diffusa fuga dai servizi sanitari pubblici, con pericolose conseguenze per la loro salute e per la tutela della salute collettiva.
Quale prevenzione si potrà fare in casi come la TBC, o di possibile diffusione della febbre suina, quando chi dovrebbe essere curato e diagnosticato potrà essere denunciato dal medico pubblico per il reato di clandestinità ?
Il giusto ripristino del divieto di segnalazione – con l’abrogazione in Commissione dell’emendamento della Lega Nord – vieni, infatti, vanificato dall’introduzione de reato di clandestinità che obbliga i pubblici ufficiali alla denuncia, a partire dai medici del Ssn e non solo.
Tutti i sindacati medici, confederali ed autonomi, hanno già chiesto una modifica del testo un Aula. Il medico spia va eliminato in modo certo senza pasticci o imbrogli. Si tratta di un atto di civiltà, di buon senso e di rispetto dei principi costituzionali e deontologici.

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