Medici – La Cimo dice stop a ‘vertenza salute’, ma le ragioni sono sempre più valide

18 Luglio 2011

NEWS

La Cimo dice stop a 'vertenza salute', ma le ragioni sono sempre più valide

Di seguito la nota dell’Adnkronos Salute che riporta la decisione della Cimo di concludere la sua partecipazione alla Vertenza Salute

Roma, 11 mar. (Adnkronos Salute) – Si apre una ‘crepa’ tra i sindacati della dirigenza medica e veterinaria del Servizio sanitario nazionale. La Cimo Asmd, “per divisioni e differenze di vedute su alcuni temi”, considera infatti “conclusa la sua partecipazione alla ‘vertenza salute'”, la manifestazione promossa da tutte le sigle sindacali della dirigenza in difesa del Ssn. A riferirlo è il presidente della Cimo Asmd, Riccardo Cassi. Una ‘spaccatura’ inattesa, dal momento che giusto 48 ore fa la Cimo ha aderito alla manifestazione che ha visto riunite tutte le organizzazioni sindacali della dirigenza al cinema Fiamma di Roma, in protesta e con una ‘catena-umana’ davanti alla sede della Conferenza delle Regioni.”La ‘vertenza salute’ – spiega Cassi in una nota – è servita a sensibilizzare la categoria sui problemi del Ssn e ha contribuito alla rapida e soddisfacente conclusione del contratto di lavoro. Ma è inadeguata ad affrontare le prossime sfide che attendono il mondo medico, prima tra tutte la necessità di avviare una riforma che prenda atto che lo stato giuridico dei professionisti deputati alla tutela della salute dei cittadini è ben diverso da quello della dirigenza, statale o regionale”. Per Cassi “la carriera dei medici deve essere finalizzata a premiare gli aspetti professionali, non quelli gestionali, in modo da garantire una competenza adeguata ai bisogni di assistenza dei cittadini. Inoltre – aggiunge – è necessario occuparsi del problema del precariato, inserendo i medici prima dei trent’anni all’interno del Ssn e tutelando l’autonomia contrattuale per medici e veterinari”. Il presidente della Cimo “ritiene questi obiettivi irrinunciabili e, a fronte delle divergenze con le altre sigle sindacali sulla gran parte dei temi richiamati, non ha altra scelta che recuperare la propria autonomia sindacale per dare un futuro al lavoro del medico all’interno del Sistema sanitario nazionale”.

La FPCGIL Medici rispetta la decisione della Cimo, ma ritiene sempre più valide le ragioni della Vertenza Salute, a partire dalla difesa del servizio sanitario nazionale, e per questo continuerà a sostenerle ovunque possibile.
La valorizzazione della professionalità del medico non può prescindere da un impegno per le risorse alla sanità pubblica, per la riqualificazione degli ospedali e per il potenziamento del territorio.
Gli aspetti professionali del medico vanno premiati – battendosi in primo luogo nel contratto per ridurre la forbice con gli incarichi gestionali – ma la qualità dell’assistenza ai cittadini dipende anche da una rete funzionante tra le diverse figure professionali che lavorano nella sanità pubblica.
Ci auguriamo comunque di poter portare avanti con la Cimo, e con le altre OO.SS della dirigenza del Ssn, le battaglie condivise, a partire dal precariato e dei tanti iniqui provvedimenti della controriforma di Brunetta (dalle norme sulla disciplina alle pagelle, dalla mancanza di risorse per il contratto alla demolizione del ruolo del sindacato). L’unità rappresenta infatti un valore prezioso e in diversi casi fondamentale per poter vincere le battaglie.

 

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto