Oggi i medici della FPCGIL hanno manifestato insieme alla FPCGIL, alla CGIL e a tutte le altre organizzazioni aderenti alla Confederazione Europea dei Sindacati – al Podium Place du Wacken a Strasburgo, sede del Parlamento Europeo – per il giusto orario di lavoro, per il diritto al riposo e per contrastare i recenti attacchi ai diritti dei lavoratori da parte di alcuni Governi nazionali, fra i quali quello Italiano.
La manifestazione è stata finalizzata a chiedere all’Assemblea Plenaria del Parlamento Europeo -che domani voterà la revisione definitiva della Direttiva Europea sull’orario di lavoro – l’approvazione degli emendamenti adottati dalla Commissione Impiego e Affari Sociali.
In particolare per i medici abbiamo ribadito che il servizio di guardia va sempre considerato integralmente come orario di lavoro, superando il distorto concetto di tempi attivi e tempi inattivi promosso in sede europea da Francia ed Italia, salvo “rassicurazione” verbale del Ministro Sacconi – a fronte degli allarmi della FPCGIL Medici – che non sarà applicato nella nostra sanità.Va abrogata la possibilità di deroga rispetto alla soglia settimanale di 48 ore, previa negoziazione individuale, fino a 60 – 65 ore lavorative.
Il periodo minimo giornaliero di riposo deve essere di 11 ore consecutive ogni 24 ore (art. 3 Direttiva 88/2003) e le categorie di dirigenti non soggette alle tutele della direttiva sui riposi devono riferirsi ai direttori generali o ad alti dirigenti direttamente subordinati quali i direttori di dipartimento, escludendo tutte le altre figure dei dirigenti medici e veterinari.”
Questi gli obbiettivi in tema di orario di lavoro e di riposo sempre perseguiti dalla FPCGIL Medici con coerenza in Europa come in Italia, dove per queste ragioni non abbiamo firmato l’ipotesi di contratto 2006-2007 nella quale è stato negato il principio europeo del 11 ore di riposo, e per il quale abbiamo scioperato il 4, 7 e 14 novembre 2008 con la FPCGIL, il 12 dicembre 2008 con tutta la CGIL, e che continueremo a sostenere con tutte le possibili iniziative sindacali.