Medici – Medici in sciopero il 12 dicembre 2008 per la sanità pubblica e per il contratto

18 Luglio 2011

NEWS

Medici in sciopero il 12 dicembre 2008 per la sanità pubblica e per il contratto

 
I dirigenti medici e veterinari pubblici sciopereranno il 12 dicembre 2008, insieme a tutto il mondo del lavoro contro la crisi, per più lavoro, più salario, più pensioni e più diritti.

I medici ed i veterinari pubblici hanno tante altre buone ragioni per lo sciopero generale del 12 dicembre 2008” ha dichiarato Massimo Cozza, segretario nazionale della FPCGIL Medici “a partire dalla difesa di un sistema universalistico del welfare, contro il progetto di privatizzazione del Libro Verde del Governo e contro i tagli alla sanità pubblica“.

Chiediamo” – ha detto Cozza – “più risorse per il contratto relativo al biennio economico 2008 – 2009, stante l’insufficiente stanziamento del 3,2 % del Protocollo Brunetta, che non garantisce neanche il recupero dell’inflazione del solo 2008, a fronte di un sempre maggiore tassazione delle retribuzioni e della mancata rivalutazione della indennità di esclusività, ferma ai valori del 2000. Rivendichiamo l’abrogazione della rottamazione arbitraria dei dirigenti con 40 anni di contributi, compresi i riscatti, che sta portando al licenziamento anche di chi ha 59 anni. Vogliamo la soppressione delle penalizzazioni per la malattia, con norme che colpiscano i finti malati, e non in modo indiscriminato tutti, con una doppia beffa per chi si ammala e si vede anche decurtata la retribuzione.

Vogliamo la reintroduzione del diritto europeo al riposo anche per i dirigenti sanitari italiani ” ha continuato il segretario nazionale della FPCGIL Medici “con il principio delle 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ed il tetto medio massimo di 48 ore di lavoro settimanale.”

Lanciamo infine un allarme medici precari per la sanità pubblica” ha concluso Cozzacon il rischio per i cittadini di non avere più garantite prestazioni essenziali, a partire dal funzionamento dei pronto soccorso. Se il Governo non cambierà le norme sul precariato e senza un immediato intervento delle Regioni, dal 1 luglio 2009 circa 15.000 medici che lavorano nella sanità pubblica saranno licenziati.”

Per lo sciopero nazionale dei medici, insieme a tutti gli altri operatori della sanità pubblica, potranno saltare le attività programmate – come gli interventi, le visite e gli esami diagnostici – negli ospedali e nei presidi territoriali della Asl, ma saranno garantite le urgenze.

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