Medici – No ad una legge sul testamento biologico contro la deontologia medica

18 Luglio 2011

NEWS

No ad una legge sul testamento biologico contro la deontologia medica

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

E’ allarme tra i medici pubblici per una legge sul testamento biologico che rischia di obbligare negli ospedali a continuare in modo indefinito l’alimentazione e la nutrizione artificiale, anche quando non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute e sia stato espresso in modo consapevole il rifiuto.
La legge dovrebbe servire ad un rispetto maggiormente appropriato delle volontà anticipate del paziente, invece paradossalmente potrebbe diventare un divieto dell’autodeterminazione dettato da pregiudizi ideologici e morali.
Le evidenze scientifiche riconoscono l’idratazione e l’alimentazione artificiale come atti medici, ai quali un paziente si può opporre. Peraltro il medico è tenuto secondo il codice deontologico ad evitare l’accanimento terapeutico nelle persone incapaci tenendo conto delle precedenti volontà.
Altri però, sbagliando, sostengono che l’idratazione e l’alimentazione artificiale rappresentino solo un sostegno vitale. Anche in questo caso, comunque, il medico non deve intervenire contro la volontà espressa dal paziente con manovre coattive di nutrizione artificiale, pur continuando ad assisterlo.
Infatti il medico è tenuto dall’articolo 53 del codice deontologico a rispettare la volontà del paziente anche quando c’è il rifiuto consapevole di nutrirsi.

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