Medici – Numero ottimale, battuta ancora la Regione Lombardia

18 Luglio 2011

NEWS

Numero ottimale, battuta ancora la Regione Lombardia

 
Dichiarazione stampa di
Nicola Preiti, coordinatore nazionale FP CGIL Medici – medicina generale
Tommaso Terrana, segretario regionale lombardia FP CGIL Medici

 
Il Consiglio di Stato ha respinto ieri la richiesta di sospensiva, avanzata dalla Regione Lombardia con i sindacati corporativi, della sentenza del TAR Lombardia che dichiarava illegittimo l’innalzamento del numero ottimale della medicina generale deciso dalla Regione.
Come si ricorderà il TAR della Lombardia, con la sentenza 2902/08, aveva fatto letteralmente a pezzi le argomentazioni e le motivazioni della Regione Lombardia che illegittimamente, con un accordo con altre OO.SS. duramente contestato dalla FP CGIL Medici e dalla FP CGIL della Lombardia, aveva fissato il numero ottimale dei medici di famiglia ad 1/1300 invece di 1/1000 come previsto dalla convenzione nazionale.
Non ci sono argomenti che tengano quando si vogliono calpestare i diritti dei cittadini, ai quali veniva ridotto il numero di medici di famiglia disponibili; e quelli di centinaia di medici, ai quali veniva definitivamente negata la possibilità di accedere alla professione.
Purtroppo scelte analoghe sono state eseguite da molte altre Regioni variamente amministrate. Abbiamo promosso, come FP CGIL Medici, ricorsi ovunque, e questa sentenza si aggiunge infatti alla sentenza 4421/2007 del TAR Campania, Sezione V., alla sentenza del TAR del FVG n. 50/07, alla sentenza del Consiglio di Stato n. 1603/06, alla sentenza del TAR Lazio n. 9909/07 (per la regione Calabria), alla sentenza del TAR dell’Emilia Romagna 301/07, alla sentenza del Consiglio di Stato 4199/97, alle numerose ed autorevoli segnalazioni dell’Antitrust, ribadite recentemente dal Presidente Catricalà nella comunicazione al Governo dell’11 giugno 2008.
Tutte le sentenze ed i pareri sono univoci e concordano e rinforzano quanto sostenuto da sempre dalla FP CGIL Medici. Basta allora con queste scelte “di potere”, o meglio ” di debolezza” delle Regioni, protezionistiche per una parte minoritaria della categoria, avulse dalla responsabilità politica verso i cittadini e pertanto intollerabili.

La FP CGIL Medici invita pertanto:
1) il Presidente Formigoni, e le Regioni che hanno fatto le stesse scelte, ad un atto dovuto di responsabilità : applicare immediatamente le sentenze del TAR (e C.di S) ripristinando il numero ottimale di 1/1000.
2) Le Regioni e la Sisac a non accogliere la pretesa di modificare il numero ottimale nel prossimo rinnovo della convenzione nazionale. E’ inutile parlare di riorganizzazione delle cure primarie, di accesso unico, di ridefinizione di compiti e funzioni, di assistenza h24, ecc e poi rispondere con l’antico riflesso condizionato, corporativo e antiquato, dell’innalzamento del numero ottimale che riduce i medici nel territorio ed apre ai subappalti ed allo sfruttamento nelle cure primarie.

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