Medici – Riforma delle Cure Primarie: obiettivo condiviso con il Ministro Fazio

18 Luglio 2011

NEWS

Riforma delle Cure Primarie: obiettivo condiviso con il Ministro Fazio

 
Comunicato stampa del 17 maggio 2011
di Nicola Preiti, coordinatore nazionale FP CGIL Medici – medicina convenzionata

 

E’ stato costruttivo l’incontro di ieri, al Ministero della salute, con le OO.SS. dell’area delle cure primarie, alla presenza delle Regioni e della Sisac.
Il Dr. Filippo Palumbo, capo dipartimento qualità, alla presenza del Capo di Gabinetto, ha illustrato l’intenzione del Ministro Fazio di intervenire profondamente sulla natura stessa delle Cure Primarie. Si sono voluti sentire i sindacati su un progetto che il Ministero intende predisporre con le Regioni, nel giro di poche settimane, per arrivare ad una ridefinizione sostanziale delle cure primarie. E’ previsto anche un intervento legislativo di modifica e adeguamento della fonte normativa delle convenzioni: l’Art. 8 della 502.
L’obiettivo è adeguare le cure primarie alle nuove esigenza assistenziali per metterle al centro del Sistema.
Le modifiche della legge dovrebbero intervenire sui punti critici dell’assistenza territoriale: gestione delle cronicità e h24, rapporti con l’ospedale e tra operatori, definizione residenzialità intermedia, criteri di accesso e struttura del compenso. Il percorso da iniziare con le modifiche al 502 dovrebbe poi essere completato con il rinnovo delle convenzioni.
Riteniamo nella giusta direzione l’intervento che il Ministro Fazio intende apportare alle cure primarie. Un problema sul tappeto da ormai troppi anni, che è percepito come criticità da parte dei cittadini e che, se non risolto, rischia di far implodere il sistema nel suo complesso.
Durante l’incontro abbiamo illustrato le proposte della FP CGIL Medici, già inviate al Ministro Fazio, sottolineando in particolare alcuni aspetti:
* L’intervento sulle cure primarie deve essere un intervento globale basato su una nuova visione del territorio e sulla sua organizzazione.
* Con l’organizzazione deve cambiare anche la mentalità e la cultura professionale, i compiti e le funzioni di ogni operatore. Non si può cambiare l’organizzazione pensando di fare le stesse cose di ieri.
* Nel territorio si dovrà determinare un assetto organizzativo che strutturi fisicamente l’assistenza, garantendo la presa in carico e la continuità assistenziale orizzontale nelle 24 ore, e verticale per i diversi livelli di assistenza necessari al cittadino. Questo può garantire anche lo sgravio burocratico al medico e fornirgli gli adeguati strumenti necessari a fornire un’assistenza di qualità.
* Per i medici di famiglia è necessario conservare il rapporto di fiducia con il cittadino sulla base della libera scelta, ma è oggi necessario renderlo medico anche di quel territorio e non solo del paziente.
* Per il 118, va risolta l’ambiguità normativa che per un verso ci porta alla commistione di medici che fanno il 118 con contratto da dipendente accanto a medici che fanno lo stesso lavoro con convenzione, e per’altro lascia indistinti i titoli necessari per accedere a questa attività. E infatti nelle Regioni troviamo le soluzioni più disparate.
* Per i medici di guardia medica abbiamo ribadito la necessità della loro piena valorizzazione abolendo il servizio di guardia medica oggi noto, che con la sua organizzazione risponde ad un modello di sanità ormai vecchio oltre 30 anni.

Attendiamo fiduciosi le proposte del Ministro, ma sappiamo che l’intervento così concepito è necessario ma anche molto complicato a ambizioso

 

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