Medici – Rottura trattative e stato di agitazione, per la sicurezza negli ospedali

18 Luglio 2011

Rottura trattative e stato di agitazione, per la sicurezza negli ospedali

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

 
A sorpresa ieri la parte pubblica ha lasciato il tavolo della trattativa all’Aran per il rinnovo del contratto nazionale 2006- 2009 di 120.000 dirigenti medici e veterinari del Servizio Sanitario Nazionale, ad un passo dalla firma.

A fronte della richiesta unitaria di tutte le organizzazioni sindacali mediche di poter contrattare con più garanzie nella aziende sanitarie, eventuali deroghe alle 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 sancite dalla legislazione europea, inaspettatamente la trattativa è saltata.

Periodi prolungati di lavoro aumentano la stanchezza ed influiscono negativamente sulla capacità clinica, con significative ricadute negative sulla salute e con un aumento del rischio di errore.

Eventuali deroghe, a fronte di una politica occupazionale, vanno pertanto attentamente valutate – congiuntamente tra direzioni generali aziendali e organizzazioni sindacali – con la consapevolezza che influiscono sulla sicurezza negli ospedali.

Peraltro il Dlgs 66/03, che ha recepito la normativa europea, prevede pesanti sanzioni amministrative di carattere pecuniario per le direzioni aziendali inadempienti, se verificate dalle ispettori delle Direzioni provinciale del lavoro.

Ieri sera, insieme a tutte le altre OO.SS, abbiamo già proclamato lo stato di agitazione, ed abbiamo chiesto l’immediata riapertura delle trattative al fine di evitare l’inasprimento del confronto fino allo sciopero nazionale.

Ci auguriamo che l’atteggiamento irresponsabile della parte pubblica venga superato, a tutela della sicurezza negli ospedali, per i medici e per i cittadini.

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