Medici – Sistema sanitario e pari opportunità

18 Luglio 2011

Sistema sanitario e pari opportunità

 
Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil

Noi non siamo preoccupate del “pericolo” della “valanga rosa” che secondo il Presidente della Fnomceo, la Federazione degli ordini dei medici, travolgerà anche l’ultima fortezza del potere maschile: secondo le sue stime, infatti, le donne medico costituiranno tra dieci anni l’80% della popolazione medica, paventando oscuri e apocalittici scenari.

Noi non siamo preoccupate perché siamo consapevoli, del resto lo abbiamo sempre sostenuto, che una maggiore presenza femminile tra i medici può essere solo fonte di buona salute, e miglioramento del sistema di cura. Chi meglio delle donne può contribuire per migliorare la qualità della cura ed “umanizzare” ulteriormente i nostri servizi sanitari? Quelle del “prendersi cura” e l’attenzione alle relazioni ed alle emozioni dei più deboli sono infatti patrimonio femminile di antica memoria.

Siamo invece preoccupate dalla situazione attuale del sistema sanitario che allontana le donne dai ruoli decisionali ed organizzativi. Infatti, anche tra le altre categorie professionali, ad esempio quella degli infermieri (storicamente a prevalenza femminile) e della dirigenza in genere, constatiamo una marginalità delle donne rispetto ai ruoli decisionali. Sono proporzionalmente troppo poche le donne che esercitano un ruolo di dirigenza di strutture sanitarie complesse o di direzione delle stesse Aziende Sanitarie.

E’ arrivato il momento di rimuovere definitivamente gli ostacoli – orari incompatibili con gli impegni familiari e i tempi di vita, la gravidanza colta come intralcio per la carriera ecc. – presenti nell’ambito del nostro sistema sanitario per garantire alle donne pari opportunità. Per questo esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per le prese di posizione della Ministra della salute Livia Turco e della Ministra alle pari opportunità Barbara Pollastrini nei confronti delle dichiarazione del presidente della Federazione degli ordini dei medici, preoccupato dell'”esagerata” presenza di donne tra i camici bianchi. Chiediamo però alle Ministre un impegno concreto per realizzare le pari opportunità in ambito lavorativo e la garanzia di quote rosa anche in sanità.

Per quanto ci riguarda, oltre a chiedere nei prossimi contratti l’istituzione in ogni Regione dei Comitati per le pari opportunità per le aree dirigenziali, continueremo la nostra battaglia per eliminare le barriere e i pregiudizi che impediscono nei fatti alle donne di ottenere il pieno riconoscimento delle ampie responsabilità già assunte nel lavoro e di accedere alle posizioni più alte della dirigenza.

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