I medici – dipendenti pubblici, convenzionati e precari – domani scenderanno in piazza con la CGIL per difendere il lavoro pubblico, la sanità pubblica e il diritto universale alla salute.
Per dire no ad una manovra sbagliata che taglia 20.000 medici, non solo in oncologia ma anche in cardiologia, chirurgia, rianimazione, pronto soccorso e così via. Per i cittadini meno prestazioni pubbliche e liste di attesa allungate.
Il 16 giugno parteciperemo alla giornata nazionale di protesta indetta unitariamente con tutte gli altri sindacati medici – con le sole assenze ingiustificate della Cisl e della Uil – con assemblee negli ospedali e un sit-in in camice bianco alle 14 in Piazza Navona a Roma, davanti al Senato.
Il 25 giugno parteciperemo allo sciopero generale della CGIL e il 12 e 19 luglio allo sciopero unitario dei sindacati medici.