La sanità moderna richiede medici sempre più specializzati in grado di lavorare in modo integrato con tutte le altre figure professionali che possono concorrere a una maggiore continuità assistenziale e di presa in carico del paziente.
Il cambiamento, già in fase avanzata nei paesi anglosassoni, riconosce agli infermieri, ai fisioterapisti e alle altre figure professionali sempre maggiori competenze – intese come conoscenze, abilità e comportamenti – sulla base di percorsi formativi e abilitativi. Figure che collaborano con il medico in una organizzazione più funzionale ai bisogni del paziente.
L’evoluzione della medicina assegna al medico ruoli, funzioni e competenze sempre più specialistiche e complesse. L’affidamento condiviso ad altre figure professionali di atti più semplici in seguito a un’appropriata formazione e con una definizione chiara delle responsabilità non può che migliorare l’appropriatezza e rappresenta una opportunità.
Si ritiene pertanto anacronistico e sbagliato l’esposto dell’Ordine dei Medici di Bologna con la richiesta di esercizio abusivo della professione medica contro le sperimentazioni delle Regioni Emilia Romagna e Toscana riguardanti la fase preoperatoria e il pronto soccorso per le urgenze minori dove attraverso protocolli condivisi viene riconosciuta agli infermieri una specifica autonomia operativa nell’ambito di un’adeguata formazione ed organizzazione.
La FPCGIL e la FPCGIL Medici continueranno a battersi per la valorizzazione di tutte le figure professionali per una sanità migliore al servizio del cittadini.
Roma, 9 novembre 2010