Medici in sciopero per la prima volta contro il Governo Prodi il 4 maggio per il rinnovo del contratto

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici

Le gravi inadempienze del Governo e delle Regioni, a partire dal mancato rinnovo contrattuale, hanno costretto alla odierna dichiarazione di sciopero per l’intera giornata del 4 maggio da parte di tutti i sindacati dei medici. Il primo sciopero dei medici contro il Governo Prodi.
Il mondo della dipendenza, che paga le tasse con lo stipendio, ha già dato il suo contributo al risanamento del paese , al contrario di altri. E’pertanto inaccettabile che i dirigenti medici e veterinari, insieme a tutto il pubblico impiego, siano chiamati a pagare ancora una volta, calpestando il diritto al rinnovo del contratto, già scaduto il 31 dicembre 2005, cioè da ben 15 mesi.
Inoltre diecimila medici e veterinari precari continuano a far funzionare gli ospedali ed i servizi territoriali pubblici, senza alcuna garanzia per il loro futuro.
I giovani medici e veterinari, nonostante siano passati oltre 10 anni dalla passata riforma pensionistica, non hanno ancora la possibilità di costruirsi una previdenza complementare che veda il concorso finanziario delle Regioni, e rischiano di andare in pensione con una pensione inaccettabile.
La riaffermazione del principio dell’esclusività, con la rivalutazione della relativa indennità ferma al 2000, e la questione della libera professione intramuraria, da attuarsi in spazi adeguati in tutte le aziende ed in modo trasparente rispetto alle liste di attesa, sono ancora senza risposte certe, anche se abbiamo apprezzato l’atteggiamento odierno della Ministra Turco che ha avviato in modo costruttivo un tavolo di confronto.
Queste le principali ragioni vedranno 110 mila medici e veterinari, dirigenti della sanità pubblica, in sciopero il 4 maggio, a partire dal mancato rinnovo del contratto, per il quale la FPCGIL Medici scenderà in sciopero anche ad aprile insieme a tutto il pubblico impiego.

Roma, 23 marzo 2007