MEF: comunicato e Accordo fua 2008

18 Luglio 2011

Comunicato

 

Alle lavoratrici ed ai lavoratori del Dipartimento delle Finanze

Si è svolto ieri un incontro, presso il Dipartimento delle Finanze, riguardante la sottoscrizione dell’Accordo FUA 2008.
Ci aspettavamo una disponibilità diversa da quella riscontrata, da parte dell’Amministrazione che è invece giunta alla trattativa con un atteggiamento ed un testo dell’Accordo sostanzialmente bloccato. L’unica variante accolta è stata l’aver reinserito, come già per il 2007, il distinguo tra attività diretta ed indiretta, inizialmente non presente nel testo.

La Delegazione del Dipartimento ha successivamente rifiutato di prendere in esame una proposta, da noi avanzata e nei cui confronti era stato manifestato interesse anche da parte delle altre sigle sindacali, che ipotizzava l’utilizzo di range per il calcolo delle presenze, piuttosto che l’uso dei criteri previsti dal comma 5°, art. 71, Legge 133, comma peraltro abrogato dai provvedimenti anticrisi, nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri.

Saremmo stati disponibili a sottoscrivere (in maniera “notarile”) un Accordo in cui fosse almeno chiaro il fatto che il calcolo delle presenze/assenze effettive fosse fatto con criteri diversi a seconda che le stesse fossero avvenute prima o dopo il 25 giugno 2008, data di entrata in vigore del decreto 112, poi convertito il Legge 133.

L’Amministrazione non ha voluto chiarire tutto ciò sul testo, cosa che ci sembrerebbe invece doverosa, non fosse altro che per chiarezza formale e sostanziale dei contenuti dell’Accordo stesso. Peraltro non ci è stata fornita alcuna risposta (e rassicurazione) in proposito, nemmeno verbalmente.

Se questa è la versione ultima aggiornata della contrattazione integrativa al Dipartimento delle Finanze, non siamo in grado di recepirla: non ci sentiamo di sottoscrivere un testo sul quale il proponente (l’Amministrazione) non sia in grado di chiarire tutti i risvolti della proposta da lui stesso avanzata. Che non ci possa essere certezza dell’entrata in vigore (e di un meccanismo che noi abbiamo contrastato) di una legge, pur datata, questo ci sembra veramente troppo, pur giunti al confronto con l’intenzione di sottoscrivere l’Accordo in questione; così come abbiamo tentato di spiegare nella nota allegata al testo dell’Accordo stesso.
Possiamo confrontarci ed è quello che vogliamo.

Dobbiamo rispettare le leggi, anche se le contrastiamo, nei modi consentiti.

Non ci si può tuttavia imporre un dispositivo sul quale non vengano dati (non si vogliono dare) tutti i chiarimenti richiesti.

Roma, 2 luglio 2009 
 

p. Il Coord. Naz. FP CGIL MEF
Daniele Nola

 
 
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