Mercato del Lavoro – Precariato Pubblico

18 Luglio 2011

Mercato del Lavoro – Precariato Pubblico

Le recenti prese di posizione del Ministro della Funzione Pubblica Brunetta nonché di Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, ipotizzano per l’immediato futuro drastici cambiamenti alle regole che attengono il funzionamento della Pubblica Amministrazione e del Mercato del Lavoro facendo carta straccia del Memorandum Governo-Sindacati sulla valorizzazione del lavoro pubblico; tutto ciò cavalcando un attacco mediatico e politico ad una Pubblica Amministrazione ritenuta incapace di svolgere il proprio compito di erogare servizi ai cittadini e segnata da assenteisti e nulla facenti.

Nella consapevolezza di quanto sia profondamente sbagliata ed offensiva questa analisi del Governo nel generalizzare i comportamenti negativi di pochi a tutto il lavoro pubblico, in questa sede ricordiamo che da tempo immemorabile esistono nei nostri contratti collettivi gli strumenti di misurazione e valutazione del lavoro prestato, nonché le misure da adottare nei confronti di chi non lavora, sia per i dipendenti che per la dirigenza; certo questi strumenti possono essere migliorati ma se non sono stati applicati le colpe non possono certo essere ascritte al sindacato od ai lavoratori.

Le responsabilità sono altrove, soprattutto nell’eccessiva ingerenza della politica che negli anni ha condizionato gli atti gestionali delle amministrazioni in un continuo crescendo.

Le numerose incongruità che riscontriamo nel “piano industriale di riordino della Pubblica Amministrazione ” inducono a pensare che in realtà il vero obiettivo di questa iniziativa sia il drastico ridimensionamento del servizio Pubblico per dirottare le risorse risparmiate a favore delle imprese che già oggi, a detta di Confindustria, sono pronte a gestire in prima persona le attività oggi gestite dagli Enti Pubblici, tra le quali: i Servizi pubblici locali, i servizi alla persona, le scuole dell’infanzia ed i nidi, i servizi sanitari ed i servizi idrici, la polizia municipale, e tanto altro ancora.

Alla luce di ciò appare sempre più probabile che uno dei prossimi atti che adotterà il Governo sia quello di procedere al blocco, anche temporaneo, delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione.

Per questa ragione riteniamo utile, sulla base del Memorandum e delle ultime Leggi Finanziarie, che siano conclusi nei nostri settori, nel più breve tempo, le intese sui piani occupazionali relativi al triennio 2008-2010 ( comma 94 -art 3, legge 244/2007) ed i relativi accordi sulle procedure di stabilizzazione del personale precario, anche attraverso l’impegno al mantenimento in servizio dei lavoratori interessati fino alla definitiva conclusione dei procedimenti di stabilizzazione.

Si tratta infatti di sanare una situazione che, qualora non portata a conclusione, rischierebbe di pregiudicare servizi e prestazioni indispensabili per i cittadini.

Oggi, al di là delle dichiarazioni del ministro di turno, sono obiettivamente più forti i rischi di una forte riduzione della possibilità di erogare servizi pubblici qualora dovesse affievolirsi la prospettiva di stabilizzazione di coloro, anche se precari, che da anni svolgono attività e funzioni fondamentali nelle nostre amministrazioni.

Su questa delicatissima partita si gioca in buona parte il futuro della coesione sociale del nostro paese; molte forze si muovono con il preciso intento di ridimensionare il ruolo della pubblica amministrazione, anche attraverso politiche di forte deregolazione, sminuendo il ruolo della contrattazione collettiva e dei contratti, cercando di incrinare in questo modo il potere di rappresentanza del sindacato all’interno del lavoro pubblico.

Per questa ragione è necessario riaffermare una forte iniziativa sindacale nei posti di lavoro che, a partire dalle condizioni di precarietà presenti, riprenda i temi già contenuti nel Memorandum riguardo il buon funzionamento degli uffici, in occasione del confronto previsto dal comma 94 su piante organiche ed organizzazione del lavoro al fine di determinare nuovi assetti funzionali, anche attraverso processi di riorganizzazione, in grado di fornire servizi più efficaci alla cittadinanza e difendere ruolo e dignità professionale per i dipendenti.

Il Dipartimento Welfare-Diritti, Lavoro rimane a disposizione per fornire ogni ulteriore chiarimento e ad assicurare la propria partecipazione alle iniziative che saranno assunte al riguardo dai territori.

Per la Segreteria Nazionale FP CGIL Mauro Beschi 
Per il Dipartimento Welfare-Mdl Gian Guido Santucci

Roma 12 giugno 2008

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