Min. Difesa: comunicato sulla manovra del governo

18 Luglio 2011

Comunicato

 
 
In relazione all’ultima manovra finanziaria del governo di circa 25 miliardi, il commento che viene spontaneo leggendo le notizie diffuse dalla stampa, è che la responsabilità di una crisi economica-finanziaria ricada tutta sui lavoratori pubblici e privati e i cittadini.

Nella manovra presentata come un’applicazione in Italia di quanto previsto in sede europea, il costo della crisi inciderà profondamente sul sistema welfare dello Stato italiano, con provvedimenti normativi che ridurranno di fatto, il già basso potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti, pensionati e incideranno sui servizi pubblici ai cittadini.

La manovra, infatti, non agisce sulle rendite finanziarie, sull’evasione fiscale, su corruzioni e sul dissesto dei conti pubblici attuando misure che consentano una politica economica idonea al rilancio dell’occupazione e del lavoro.

Si attua una manovra che agisce essenzialmente su quei cittadini che rivestono il doppio ruolo di fornitori di servizi pubblici e fruitori degli stessi, insomma queste le proposte attuali del governo:
* Blocco delle retribuzioni dei dipendenti pubblici per quattro anni( fino al 2013),del trattamento accessorio (FUA di Amministrazione); limitando lo strumento contrattuale e definendo per norma il blocco al salario dei lavoratori dipendenti a quello del 2009;
* Riduzione di un ulteriore 10% delle risorse delle Amministrazioni;
* Blocco del turn-over, quindi mancata politica di assunzioni, limitando l’ingresso al mondo del lavoro dei giovani già penalizzati da forme di precariato e da contratti a tempo determinato che per effetto della manovra economica verranno ulteriormente ridotti del 50%;
* riduzione del 50% delle spese per la formazione del personale;
* aumento dell’età pensionabile delle lavoratrici;
* ritardato pagamento del trattamento di Fine Rapporto dei pubblici dipendenti e sua probabile rateizzazione;
* chiusura di Enti ma utilizzo dei Fondi per finanziamento di missioni di “pace” all’estero;
* ultimo, ma non per importanza, esclusione del personale militare dai provvedimenti della manovra economica: per i 33.000 dipendenti civili una dimostrazione che all’interno di questo Ministero, subiranno un’ulteriore differenziazione da aggiungere alle già presenti inique retribuzioni a parità di condizioni lavorative (indennità di campagna-indennità di missione).

Manifestiamo il nostro dissenso a questa manovra e se questa è la tanto decantata Riforma della Pubblica Amministrazione e per noi dipendenti civili della Difesa, la più volte annunciata ma mai resa nota Riforma generale del Ministero (riduzione degli organici, tagli delle risorse, mancati investimenti in nuove assunzioni, mancati investimenti in formazione del personale, efficientamento dell’Area Tecnico Industriale della Difesa), allora iniziamo una forte campagna informativa sui posti di lavoro con assemblee e presidi, preparandoci ad una mobilitazione che culminerà nella manifestazione nazionale indetta dalla FPCGIL NAZIONALE E FLC NAZIONALE per il 12 GIUGNO 2010.
 
Roma, 28 maggio 2010
 

FPCGIL DIFESA
Noemi Manca

documenti allegati

 

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